Allarme dei cacciatori «Strage di caprioli uccisi da cani randagi
Senza categoria Articolo letto da 422 utenti - Pubblicato il 29 Maggio 2013valle Brembana – Dal 2010 al 2012 circa 60 carcasse di caprioli sono state trovate divorate in bassa Valle Brembana. Quaranta, in particolare, nella valle che divide Endenna e Poscante di Zogno. Già una decina le carcasse di altrettanti caprioli ritrovate dall'inizio del 2013 sempre nella bassa Valle Brembana, in particolare a Zogno, San Pellegrino, Sedrina, Ubiale e brembilla. La causa è nota ai cacciatori e alla Polizia provinciale: cani randagi e cani padronali lasciati liberi nelle ore notturne che aggrediscono i caprioli. «Un fenomeno in crescita – spiega Silvano Sonzogni, segretario dell'Ambito di caccia prealpino –. Se prendiamo i dati forniti dalla Polizia provinciale per il Comune di Zogno troviamo nell'ultimo triennio un incremento del 150%, ovvero 41 caprioli deceduti contro i 16 caprioli dal 2007 al 2009. Parliamo di numeri ufficiali, chissà, però, quante altre carcasse ci sono non rinvenute o non segnalate.
A uccidere gli animali sono quasi sempre cani di grossa taglia lasciati liberi di girovagare la notte». L'ultimo ritrovamento è avvenuto il 21 maggio, di mattina, nella valle di Endenna. «Sentivo da parecchie ore l'abbaiare di cani nei pressi di una baita – dice Bruno Pellegrini, cacciatore di Zogno –. Giunto sul posto ho trovato un grosso capriolo maschio bloccato da un gruppo di cani che lo aggredivano. È stato difficile allontanare i cani mentre l'animale, nonostante l'intervento del veterinario, è morto poco dopo». Ad essere prede di cani sono pure altri animali. «Il fenomeno del randagismo sta assumendo dimensioni notevoli – prosegue Sonzogni –. Le persone che decidono di possedere un animale domestico come un cane, non possono permettersi di lasciarlo libero la notte o addirittura nelle ore diurne». «Capita spesso di vedere animali di grossa taglia girovagare per boschi e prati – aggiunge Alessandro Spoldi, cacciatore –, testimonianze tangibili sono date pure dalle immagini scattate dalle “trappole fotografiche” posizionate dall'Ambito prealpino nei boschi brembani: riprendono sempre più cani passeggiare soli, molti cani lupo». A lanciare l'allarme anche le associazioni di cacciatori locali: «La popolazione di caprioli presenti si sta decimando », spiegano alcuni di loro.
L'Eco di Bergamo
3 Risposta a “Allarme dei cacciatori «Strage di caprioli uccisi da cani randagi”
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Inserito il 29 Maggio 2013 alle ore 21:05 GMT+0100
Amo gli animali e specialmente i cani ma quelli randagi e specialmente quelli che girano liberi per i monti sono molto pericolosi. Non hanno paura degli uomini e aggreduscono in branco. SONO DA ABBATTERE.
Inserito il 30 Maggio 2013 alle ore 07:31 GMT+0100
…..forse i cacciatori preferirebbero abbatterli loro i caprioli, anziche’ farli abbattere ai cani randagi…..
sta di fatto che comunque i caprioli sempre morire devono………
Inserito il 30 Maggio 2013 alle ore 14:15 GMT+0100
Non esistono cani randagi, sono i loro padroni che se ne fregano!