agriturismoNonostante la crisi, cresce il numero degli agriturismi in Bergamasca e in tutta la Lombardia. A renderlo noto è la regionale. A , infatti, la crescita tra il 2010 e l'inizio del 2012 è stata del 5,8% e si è raggiunta la cifra di 128 agriturismi. Numeri che pongono la bergamasca ai vertici della classifica regionale. A livello di incremento, infatti, meglio fanno solo Como (+9,1%) e Sondrio (+6,1%). Subito dietro Bergamo si piazzano Lecco (+5,2%) e Brescia (+4,7%). Segno più anche per Cremona (+3%) e (+1,1%). In territorio leggermente negativo (- 0,5%) Pavia e Mantova; mentre una brusca frenata si è avuta a Monza (-8,3%) e Varese (-7,7%). La Lombardia, nel suo complesso, registra una crescita degli agriturismi del 2,5%, passando dai 1.327 del 2010 ai 1.360 di inizio 2012.

Un aumento, spiega la Coldiretti regionale, superiore anche alla media nazionale, attestata intorno al 2,2% e con 6 milioni di presenze nel 2012. Se poi si prende come riferimento il 2006, quando erano operative 966 aziende, la crescita lombarda registra un aumento di oltre il 40%. L'anno scorso – secondo stime dell'associazione Terranostra-Coldiretti diffuse in occasione della fiera dell'agriturismo che si terrà a Novegro (Milano) sabato e domenica – sono state circa 400 mila le che hanno mangiato o dormito negli agriturismi lombardi. Nella sono 128, un numero che ci pone al quarto posto dietro ai 290 di Brescia, ai 214 di Mantova e ai 213 di Pavia. Dietro Bergamo, invece, si classifica Como con 96 agriturismi, Milano con 93, Sondrio con 87 e Varese con 72. Chiudono la classifica Cremona con 68, Lecco con 61, Lodi con 27 e Monza con 11. I due pilastri della crescita del settore, secondo Alessandra Morandi, presidente regionale di Terranostra, sono «da una parte la richiesta dei consumatori e dall'altra la capacità degli agricoltori di rispondere alla domanda di servizi, territorio, qualità, tradizione, storia e benessere».

L'agriturismo, insomma, «sta rappresentando un fattore importante di diversificazione dell'attività agricola». Il futuro «è nell'offerta di pacchetti in cui diverse aziende agricole intera- giscono fra di loro per dare agli ospiti spunti di attività e di visita: in un posto si può pernottare, in un altro fare attività sportive, in un altro ancora mangiare o vivere esperienze legate al lavoro nei campi». Facendo rete si può «allargare il tipo di opzioni per chi sceglie l'agriturismo». Inoltre, il settore può essere anche un buon punto di appog- gio per il welfare sociale dedicato agli anziani e ai bambini. Et tore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia, conclude ricordando che «rispetto a 10 anni fa, il mondo dell'agriturismo ha alzato il livello di qualità dell'offerta e la gente non guarda più solo al prezzo ma a quello che viene offerto, con una maggiore consapevolezza nella scelta». 

Fabio Florindi – L'Eco di Bergamo