Piazzatorre – Pesante battuta d' arresto ed un pesante punto interrogativo che grava sull'ambizioso futuro di . Il primo segnale d'allarme, infatti, é la messa in vendita delle due seggiovie di e Torcola Soliva; il secondo campanello, invece, il preannunciato rischio di non-riapertura degli per la prossima stagione.

E se a questo ci aggiungiamo la rinuncia al rilancio turistico, la situazione si fa nera. A chiamarsi fuori dai giochi la società Alta Quota, ai vertici di un progetto non esattamente sostenuto dalla crisi attuale e nemmeno dai collegamenti con gli altri comprensori brembani, la cui mancanza preclude anche un rilancio omogeneo. Gli esiti finora ottenuti, di fatto, non sono dei migliori: conti in rosso nell'ultimo biennio e poche aspettative dall'anno che .

Una situazione difficile, che annulla gli ingenti sforzi fatti finora dall'azienda, evidenziando però la poca collaborazione ruotata attorno ad un progetto che non decolla. Ora, la soluzione più papabile, é rappresentata da una cessione in comodato d' uso gratuito od una vendita diretta al comune stesso. A confermare lo stesso passo indietro anche l'amministratore 'azienda, Marco Vigani. “Crisi globale e periodo d'evidente difficoltà dell'area ci impediscono di fare, in questi tempi, investimenti azzardati”. Brusca frenata per l'economia di Piazzatorre -da sempre incentrata sul turismo- che rischia di pagare a caro prezzo la mancata apertura degli impianti. Dopo i buoni propositi derivati, lo scorso anno, dall'unificazione di Torcola e Soliva (un evento da sempre atteso nella storia del paese e, fino ad oggi, mai avverato) i risultati non sono comunque arrivati, ed i mancati guadagni sono seguiti dallo stacco della corrente da parte di Enel. La speranza, ora, é che arrivino anche nuovi investitori per riaprire i progetti; e quanto pianificato nel 2007 per un rilancio complessivo del paese non finisca nel dimenticatoio.