L’Ambiente che cambia
Senza categoria Articolo letto da 2.793 utenti - Pubblicato il 31 Ottobre 2009Capita spesso, girando per le nostre montagne, di imbatterci in animali che si fanno ammirare dal nostro sguardo o a volte più semplicemente vengono sorpresi dalla nostra presenza. Sono i tipici animali di montagna che popolano i nostri pendii o le nostre rocce e che nel loro insieme costituiscono la fauna di montagna. Quindi non ci stupiamo più di tanto se salendo al Pizzo dei Tre Signori, lasciata alle spalle la valle d'Inferno, ci imbattiamo in un vero e proprio gregge di stambecchi, oppure transitando in altura sopra i 1600 mt. in qualsiasi luogo delle Orobie, scorgiamo una truppa di camosci che fischiando ci saluta segnalandoci la loro presenza. Altro problema poteva essere invece l'incontro con il celeberrimo orso JJ5, che bontà sua, e per cause a noi del tutto sconosciute, ha deciso di stabilirsi sulle pendici delle nostre montagne, trasformando le iniziali timide apparizioni in una presenza quasi costante. Pare addirittura abbia trascorso il suo letargo dalle nostre parti, ripresentandosi prontamente al risveglio dei primi tepori primaverili. Ma ancora più meraviglia potrebbe destarci sentire sull'imbrunire, al ritorno da una bella gita in compagnia di amici, un ululato tanto selvaggio quanto agghiacciante tipico del lupo.
Eh sì, pare proprio che anche il lupo stia per fare la sua apparizione sui nostri monti, un ritorno tra l'altro auspicato da un certo nucleo ambientalista, un po' meno da pastori e mandriani, ma potrebbe essere solo una questione di giusta informazione ed equilibrio di convivenza.
Insomma, siamo di fronte ad una serie di sorprendenti novità che fino a qualche tempo fa erano inimmaginabili, convinti come eravamo che il continuo deturpamento del nostro ambiente portasse inevitabilmente ad un abbandono costante della fauna alpina. Sarà colpa dell'innalzamento delle temperature del globo con relativo scioglimento dei ghiacciai, sarà il buco dell'ozono, sarà che qualche altro ambiente viene maggiormente degradato rispetto al nostro, sarà quel che sarà, fatto sta che le sorprese, a volte anche eclatanti, non mancano. E non mancano non solo sulle pendici montane, ma anche lungo i fiumi ed i torrenti!
Che dire ad esempio del maestoso airone cinerino che ormai è divenuto stabilmente presente sui nostri fiumi? Aveva iniziato timidamente a farsi vedere circa un dieci anni fa, fra lo stupore di tutti noi che pensavamo ad un povero esemplare smarrito, magari proveniente dalle Cornelle ( come qualcuno aveva azzardato); niente affatto, anno dopo anno questo trampoliere, ha incrementato la sua presenza tanto da arrivare ora a poterne contare decine di esemplari.
La sua presenza è divenuta stabile per tutto l'anno divenendo quindi una specie “ stanziale”; probabilmente i corsi d'acqua che abitualmente presidia, soddisfano appieno le sue esigenze alimentari, che non riguardano solo piccole trote, ma apprezza pure anfibi come rane o girini e crostacei tipo lumache al contrario dei gabbiani che per predare trote, fanno la loro comparsa solo nel periodo invernale, approfittando probabilmente della bassa portata del Brembo e dei suoi affluenti e si confondono con la folta schiera di germani e di qualche oca che anch'essi abitualmente schiamazzano sulle rive del fiume, prediligendo però i centri abitati. Quest'anno, a proposito di predatori di pesce, sono arrivati addirittura i voraci cormorani.
Sono una comunità di 6 esemplari ( tanti almeno ne sono stati contati); risiedono presumibilmente sulle piane fluviali del Brembo in prossimità di zogno, ed ogni mattina risalgono il fiume in cerca di cibo in formazione stretta e veloce come degli aerei da combattimento in missione di perlustrazione del territorio. Sono stati avvistati anche in alta Valle, quindi segno evidente che scorrazzano con lunghi voli ed anche loro trovano abbondante cibo lungo i corsi d'acqua che defluiscono dalle montagne, allargando la loro dieta oltre che ai pesci anche a piccoli mammiferi o roditori.
Come siano arrivati i cormorani in Valle Brembana, rimane un mistero, già i pescatori mal sopportavano la presenza degli aironi che beffardamente, appostati per ore su un sasso in mezzo al fiume, azzannavano trottelle a dispetto delle loro semine, ora dovranno ahimè loro malgrado, abituarsi anche ai cormorani. Un' altra graditissima sorpresa, scoperta proprio la scorsa primavera, ma questa volta fortunatamente non un predatore di pesci, è una femmina di gallo cedrone, avvistata in comune di Mezzoldo e notata per i suoi comportamenti talmente domestici e poco selvatici, tanto da essere definita “ pazza”; ma probabilmente, la povera cedrona, era solo spaesata ed in preda all'estro riproduttivo che specie negli animali porta a comportamenti anomali ed incomprensibili.
Una volta liberata, dopo aver guadagnato la radura e trovato l'habitat a lei congeniale, pare abbia accudito con impegno e riservatezza la propria prole regalandoci così un primo ed importantissimo tassello verso quella ricostruzione di una specie ormai data per estinta sulle nostre montagne. Queste presenze, all'apparenza spontanee che interessano il nostro ambiente, non possono che farci piacere e personalmente ne gioisco mquando ne ho notizia o mi capita di vederle, apprezzo la loro scelta, che contribuisce ad aumentare l'interesse per le nostre montagne, creando una biodiversità forse unica nel suo genere e cogliendo in questo anche un segnale positivo per quanto riguarda la salute generale del nostro ambiente. Voglio anche inserire in questa panoramica un'ultima considerazione che come cacciatore mi sta particolarmente a cuore: viviamo in un compendio prealpino-montano ove l'arte venatoria è particolarmente sentita e praticata.
La presenza ma soprattutto la permanenza di queste nuove specie è sicuramente motivo di orgoglio e di vanto per tutti, ma è anche un indice di compatibilità e di maturità che dimostra ancora una volta come sia possibile la convivenza con il mondo venatorio nel rispetto delle regole, delle reciproche aspettative, delle corrette informazioni ma soprattutto del rispetto reciproco e della salvaguardia di un patrimonio faunistico che tutti ci invidiano e che rappresenta un bene collettivo.
Giambattista Gozzi – tratto dall'Annuario C.A.I. Alta Valle Brembana
8 Risposta a “L’Ambiente che cambia”
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Inserito il 31 Ottobre 2009 alle ore 21:37 GMT+0100
BELLO ma solo in un certo senso però..! Tutto questo dimostra che la natura si sta riprendendo il suo spazio, lo stesso spazio che le spetta da sempre, e che purtroppo x troppi anni, è stato dominato da noi umani, (vuoi anche x necessità di alimentazione, in periodi magri). Ora però, bisogna tenere in considerazione che, alcune di quelle specie di animali, che vivevano anni fa fra di noi, abbiano il diritto di tornare in questi luoghi, come x esempio l’aquila, l’orso, ecc…ecc… Altro discorso, a mio modesto parere, è quello che riguarda aironi e cormorani, perche trovo alquanto impropri fra questi territori montani, al contrario della bassa pianura, dalla quale, giungono fin qui x predare quei pochi pesci, dei nostri fiumi, (con il grande disagio tra i pescatori), e con la totale indifferenza, di CHI invece dovrebbe preoccuparsi di VIGILARE x precludere il loro ingresso, fra i nostri monti. Belli si da vedere, ma nel loro “abitat”. A proposito dell’ORSO JJ5, che sia in letargo..? Ma il letargo dell’orso, quanto dura…? E da quando é iniziato..? Ormai sono mesi che di JJ5 si sono perse le tacce. Io sono “QUASI convinto” che EGLI sia ospite a casa di uno di quei Cosidetti “esperti” (almeno così si definivano questa estate scorsa…) Dunque, mi rivolgo a voi ESPERTI faunistici..: qualora avete necessità di una colletta di cibo x sfamare quella povera BESTIOLA, battete un colpo, che avrete il nostro TOTALE aiuto… Questo però comporta che EGLI non sia “FINITO” sulla vostra tavola, anzichè seduto sulla sedia, accanto a voi… Ritengo che oltre al sottoscritto, di LUI, gradisca avere sue notizie, anche a “NATO STANCO”… Un caloroso saluto x l’appunto al collega Nato stanco, e una buona “(in) digestione a (o di) JJ5…
Inserito il 1 Novembre 2009 alle ore 00:06 GMT+0100
In paziente attesa.
Intanto con le giornate che si accorciano ho più tempo per dormire ma chi lavora nelle tenebre deve fare le straordinarie.
Inserito il 3 Novembre 2009 alle ore 15:39 GMT+0100
Luigi, sono d’accordo con le tue considerazioni iniziali, un po’ meno sul come impedire ai cormorani ed agli aironi di risalire la valle. Per quanto riguarda JJ5 la mia impressione è che la sua presenza cominciasse a divenire ingombrante per molte persone ( Enti preposti compresi)si è quindi pensato bene di staccare la spina ( dell’informazione) e lasciarlo ” morire” nell’oblio. Peccato! Era una delle poche attrazioni che poteva offrire la nostra povera Valle. Presto ce ne inventeremo un’altra…….
Inserito il 3 Novembre 2009 alle ore 18:08 GMT+0100
GB GOZZI, scrivi: “Peccato! Era una delle poche attrazioni che poteva offrire la nostra povera Valle”
allora siamo messi male…non siamo al circo, anche se il nostro lungimirante luigi aveva già previsto una professione circense in alternativa…..
Inserito il 3 Novembre 2009 alle ore 21:06 GMT+0100
X GB GOZZI.Innanzitutto,La ringrazio x la Sua cortese, chiara e sollecita risposta… Difficile x me,doverLe dare la soluzione più logica x eliminare alla radice,la risalita di questi uccelli voraci, nella nostra valle, ma ci voglio provare,anche se certamente,troverò una marea di persone contrarie. Una bella carica a pallettoni, e il problema non esiste più. In merito invece al discorso, ORSO JJ5, Le vorrei gentilmente ricordare, che uno quest’estate scorsa, voleva denunciare il sottoscritto, x aver scritto in questo BLOG,che JJ5 a mio parere, era stato eliminato in alta valle seriana. (deduzione logica, dopo aver visto (su una tv privata) la reazione di un abitante di detta valle, che convinto, affermava che, qualora JJ5 avesse cacciato il naso dalle loro parti… addio x sempre orso. E questo fantomatico esperto,(appoggiato da un secondo individuo) minacciava di denunciare me,,x le mie considerazioni. Questi signori, dovrebbero essere i TUTORI FAUNISTICI della valle. Sicuramente, aggiungo io, “DEL CIRCO però”. La notte vegliavano a loro dire l’ORSO, mentre noi comuni mortali dormiamo.dopo le fatiche del giorno al lavoro. Povero JJ5,troppo bello, se fosse ancora con noi…. Questa è davvero una perdita IMMENSA… Una stretta di mano a LEI, e una all’amico..: NATO STANCO —-
Inserito il 4 Novembre 2009 alle ore 19:59 GMT+0100
Caro Luigi, puoi darmi anche del tu, riguardo ai pallettoni ti confesso che io sono un cacciatore ed i pallettoni ( quelli legali) a me non mancano, ma sinceramente non me la sentirei mai di scaricarli su questi volatili che tra l’altro incontro tutte le mattine sulla strada che percorro. Penso che tu sia un pescatore, forse arriva da qui la tua avversione. Guarda che gli aironi si cibano anche di piccoli pesci, ma non prevalentemente di questi, insomma vorrei dire che tra aironi e gabbiani ( questi poi preferiscino le immondizie) non possono essere ritenuti responsabili della distruzione delle nostre trote. Per quanto riguarda JJ5 io lo avevo soprannominato MITO perchè nel periodo che è rimasto tra noi, ha compiuto imprese straordinarie ( mi riferisco alle razzie di pecore e capre nei posti più disparati) e spostamenti incredibili segno di una “intelligenza” eccezionale. Rimpiango anch’io la sua ” scomparsa”
Inserito il 4 Novembre 2009 alle ore 21:21 GMT+0100
OK grazie x il TU. Dunque, ERO…cacciatore… ERO pescatore. Da più di 20 anni nulla di più di tutto questo. Ho solo interpretato delle lamentele di alcuni pescatori, e questo è il motivo x cui forse hai pensato che io fossi un pescatore. Equivoco risolto allora, come vedi. Riguardo al coraggio di toglierli di mezzo, di certo non mi manca, se ne avessi la possibilità di poterlo fare. Vedi… i pescatori, possono pescare le trote, non sotto una certa misura. Questi uccelli invece, si “mangiano” le tote piccole, che costituiscono il futuro prossimo degli appassionati di pesca. Infine, riguardo a JJ5, penso di saperne abbastanza, in fatto di danni che ha causato, dato che io abito in un paese dell’alta valle, dove Egli ha commesso alcune delle sue più memorabili scorribande. Un animale molto intelligente, come giutamente TU lo definisci. Ed io aggiungo… MOLTO, ma MOLTO più intelligente, di PARECCHI esseri umani… Con l’occasione, ti saluto calorosamente e con stima….
Inserito il 4 Novembre 2009 alle ore 23:11 GMT+0100
jj5 animale molto intelligente, ma che qualcuno ha cercato di farlo passare per tonto. Vi ricordate le foto, ore e ore davanti all’obbiettivo, quando in quel periodo volava su e giù per i monti? Solo un orso tonto se ne sarebbe stato li fermo in bella mostra, ma è più lecito pensare che l’orso sia stato ingannato magari da qualcuno dei nostri vigilantes… e magari gli stessi vigilantes che minacciavano denunce penali nei confronti di luigi.
Cari vigilantes, voi pensate che noi dormiamo ma siamo molto molto ‘svegli’!!