Valle Brembana – Zogno e la Brembana entrano nel tunnel. È previsto entro i prossimi dieci giorni l'avvio degli scavi per la nuova variante in galleria di Zogno. I lavori fin qui realizzati, iniziati la scorsa estate, hanno preparato le aree di accesso alle gallerie e le strade della futura variante (la cui conclusione è prevista nel 2014). A breve il via dello scavo vero e proprio all'imbocco sud della prima galleria, in località Grotte delle meraviglie. Scavo che non avverrà con una fresa, ma tramite scavatori e mine. «In questi giorni si sta consolidando il terreno tramite vetroresina – spiega Renato Stilliti, dirigente del settore Viabilità della Provincia –. Quindi verranno tolti i pali metallici di sostegno della paratìa e si potrà iniziare a scavare con la posa delle centine, strutture di sostegno.

Si avanzerà con gli scavatori nelle zone di terra cosiddetta sciolta e con microcariche quando, invece, si incontrerà la roccia». Ma il cantiere prosegue anche in altri punti della variante. «Si sta impostando l'imbocco sud della galleria più a monte, si sta completando la a cielo aperto tra i due tunnel e preparando la strada tra la rotatoria di Ambria e la galleria». Opere stradali che sono state subappaltate dall'Itinera di Tortona (Alessandria), impresa vincitrice 'appalto, all'Orobica di Zogno e alla Regazzoni di . Le gallerie, invece, saranno realizzate dalla Cogesud di Matera.

Capelli (Lega): passi da gigante
Usciti dal tunnel della variante di Zogno resteranno da risolvere, per l'accesso in Valle Brembana, altri due nodi fondamentali: il completamento della Villa d'Almè-Dalmine, con i tratti Treviolo-Paladina (prossimo all'appalto) e la Paladina-Villa d'Almè e, quindi, l'imbuto di Valtesse, al confine tra Ponteranica e Bergamo. «La viabilità brembana, negli ultimi anni, ha fatto passi da gigante – commenta il consigliere provinciale leghista , ex sindaco di Zogno –. Aver trovato i soldi per la variante, considerati i tempi di crisi, è già tantissimo. La Provincia ha veramente raschiato il fondo per riuscire a coprire il finanziamento». «Grazie al raddoppio dei primi tratti della Villa d'Almè-Dalmine – prosegue Capelli – già ora l'accesso all'autostrada è decisamente più veloce. Lo sarà ancora di più con il nuovo tratto da Treviolo a Paladina, in fase di appalto. L'ultimo tratto a Villa d'Almè non sarà così fondamentale. Il problema che resterà nei prossimi anni sarà l'ingresso a Bergamo da Ponteranica. Purtroppo i soldi non ci sono e siamo ancora alle fasi di studio». Diverso il parere sulla Villa d'Almè-Dalmine dell'altro consigliere provinciale brembano, Vittorio , sindaco di San (lista Bettoni): «Il completamento della Treviolo-Paladina, il cui appalto dovrebbe essere alle porte, e della Paladina-Villa d'Almè, dove i ritardi nella progettazione da parte della Provincia rischiano di mettere a rischio i finanziamenti, resta fondamentale».

Milesi: finire la «Villa d'Almè»
«Continuiamo a lamentarci per la mancanza di finanziamenti e, in questi anni, non siamo stati in grado di utilizzare con la necessaria celerità quelli disponibili per i due lotti della Villa d'Almè-Treviolo che, come la variante di Zogno, sono essenziali per la Valle Brembana e la Valle Imagna. In questa direzione sono completamente mancate l'iniziativa e la forte sollecitazione delle due Comunità montane e dei Comuni per far sì che la realizzazione di queste due opere venisse considerata con la necessaria attenzione da parte della Provincia». «Conclusa la variante di Zogno bisognerà migliorare l'accesso a Bergamo con particolare riguardo al nodo di Valtesse-Pontesecco – prosegue Milesi –. I pesanti disagi per l'entrata e l'uscita da Bergamo attendono delle soluzioni per eliminarli o quantomeno alleggerirli. E la realizzazione di questi interventi sarà fondamentale per i pendolari della valle, per il turismo e per il mantenimento delle aziende».

L'Eco di Bergamo -Giovanni Ghisalberti

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