Zogno a braccia aperte per gli alpini
Senza categoria Articolo letto da 244 utenti - Pubblicato il 5 Settembre 2013Zogno – Sono attese oltre cinquemila persone per l'Adunata sezionale dell'Associazione nazionale alpini che si svolgerà domenica a Zogno, dove il gruppo locale festeggia il 90° anniversario di fondazione. Una grande festa nel segno del ricordo del presidentissimo Leonardo Caprioli, scomparso a luglio. Il figlio Marco, tenente del 140° Corso ufficiali, sfilerà per le vie del paese portando su un cuscino il cappello del padre. «Con la mia famiglia ho pensato a un segno di ringraziamento nei confronti degli alpini che ci sono stati vicini, avrei voluto scrivere loro due righe, ma mi è sempre mancata l'ispirazione – dice Marco Caprioli –. Credo che questo gesto sia più significativo di tante parole, espero che gli alpini lo apprezzino. Potrebbe essere replicato all'Adunata nazionale, che però è lontana nel tempo. E poi mio padre era bergamasco e domenica sarà ancora tra i suoi alpini».
L'emozione per il più giovane dei tre figli di Caprioli, unico alpino, sarà tanta: «Ho chiesto di portarlo io, ma avrò bisogno di due alpini vicino, pronti a sostenermi se le gambe si fermeranno» dice. Il cappello, che verrà donato al Museo alpino della sede in via Gasparini a Bergamo, è quello che Caprioli tenne durante i primi anni della presidenza nazionale: quello del secondo periodo rimarrà alla famiglia, mentre il più caro, che riportò dalla Russia, è stato posto nelle sue mani nella bara.
Per la sezione l'adunata a Zogno rappresenta la 30ª edizione dell'incontro annuale tra alpini orobici, che per importanza segue solo all'Adunata nazionale e a quella di raggruppamento. «Siamo a Zogno perché il gruppo ha raggiunto il significativo traguardo dei 90 anni. Il Comune brembano detiene inoltre il record di aver ospitato ben quattro Adunate sezionali, tra le quali la prima nel 1983, poi nel 1988 e 1993» ricorda Antonio Arnoldi, vicepresidente vicario della sezione, che domenica scorterà il vessillo. L'appuntamento è alle 8 nella zona di via Camanghè per l'ammassamento. Lì ci sarà (alle 10) anche l'alzabandiera prima della partenza della sfilata, ilcui ritmo di marcia sarà cadenzato dalla musica di dieci fanfare.
Alle 11,30 in oratorio, luogo di conclusione del corteo, si terranno i discorsi delle autorità. Per le truppe alpine in armi sarà presente il colonnello Luigi Rossi del Sesto Alpini e probabilmente il colonnello Michele Biasuttidel Quinto. Nel pomeriggio ci sarà la possibilità di vedere Zogno dall'alto con i voli in elicottero (a pagamento) I 90 anni di Zogno «Il gruppo di Zogno, con i suoi 318 iscritti, è il più numeroso della provincia – dice Luigi Garofano, capogruppo dal 1994 e iscritto da 43 anni –. Il nostro fiore all'occhiello è il Museo del soldato, che vanta una biblioteca di oltre 600 libri e cimeli significativi. In particolare abbiamo oltre 100 attestati di reduci con la croce di guerra e una serie di numeri originali della Domenica del Corriere del periodo delle due guerre mondiali». Gli alpini zognesi festeggiano quest'anno anche il 40° della loro chiesina posta nella frazione di Miragolo. Così, se la sfilata rappresenta il momento clou della manifestazione, altre iniziative si svolgono nei prossimi giorni organizzate dal gruppo.
Domani, alle 21, musica con il concerto-spettacolo della Fanfara congedati «Brigata Alpina Orobica». Sabato la giornata alpina inizia alle 8 con la deposizione di corone ai monumenti ai Caduti nelle 10 frazioni di Zogno. Alle 15 percorreranno le vie di Zogno sfilata dei mezzi militari, quelli della Protezione civile e dell'ospedale da campo, prima della sfilata al monumento dei Caduti in piazza 4 Novembre. La Messa delle 18 sarà celebrata dal prevosto emerito monsignor Giulio Gabanelli, che condivide con il gruppo l'età di 90 anni. In serata nella chiesa parrocchiale si terrà la rassegna dei cori alpini sezionali. Per tutta la settimana all'oratorio può essere visitata la mostra in cui sono esposti i lavori dei ragazzi che hanno partecipato al concorso indetto dagli alpini, le fotografie storiche e della missione degli alpini in Afghanistan dove si trova, con altri 1.200 alpini della Julia, Carla Ghisalberti, primo caporale maggiore delle truppe alpine, originaria della frazione di stabello.
L'Eco di Bergamo
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