dossenaDossena, aperto il cantiere all'ingresso del paese. Alcuni abitanti: brutto biglietto da visita per i turisti. dossenaDepuratore con polemica a . A giugno l'amministrazione comunale ha dato il via alla realizzazione 'opera in località Piazzegotto, frazione di (lungo la strada che da San Pellegrino porta a Dossena), creando però qualche malcontento tra i residenti. «Non è possibile spendere un milione di euro per un depuratore quando a Zogno ne è ai nastri di partenza un altro – spiega una residente –. Non si poteva optare per una tubazione che per Dossena convogliasse le acque nere nel condotto principale di San Giovanni Bianco, quindi a Zogno? Il doppio depuratore è uno sperpero di denaro pubblico».

E per qualcuno l'opera sarà un pessimo biglietto da visita per turisti e villeggianti. E poi, la questione delle puzze. Il sindaco Anselmo Micheli in merito alle critiche ha preferito non rilasciare dichiarazioni. I lavori per la realizzazione dell'impianto sono dall'Ato, che ha stanziato un milione e 100.000 euro per il primo lotto. «È arrivato il momento, grazie al lavoro svolto negli anni scorsi, di fare un passo decisivo in tema ambientale, igienico e sanitario – spiega Micheli –. Parte della rete fognaria del paese è priva di un trattamento di depurazione adeguato per salvaguardare l'ambiente. È, quindi, un'opera urgente e importante. L'amministrazione comunale di San Giovanni Bianco ci ha concesso di realizzare il depuratore in frazione Piazzegotto, per permettere di allacciare anche le abitazioni del luogo».

L'impianto completo prevede una potenzialità di trattamento di acque nere per oltre 7.000 abitanti (1.000 residenti, poi turisti e villeggianti). L'opera sarà completamente coperta, per evitare che le temperature invernali possano essere d'intralcio al processo depurativo e nel contempo minimizzare l'impatto sul territorio.
«La rete fognaria del paese è quasi completamente realizzata, le zone ancora sprovviste sono state inserite nel progetto di completamento della rete fognaria inoltrato all'Ato e alla società Uniacque – aggiunge il vicesindaco Franco –.

Speriamo nella loro realizzazione in tempi brevi, in modo da poterle allacciare al servizio e realizzare il trattamento delle acque reflue sull'intero territorio comunale. Oggi oltre il 50% degli scarichi è deviato nel piccolo depuratore realizzato negli Anni '80, che ha di manutenzione elevati e continua a creare una serie di inconvenienti. Abbiamo pensato anche a una sua riqualificazione complessiva, ma in termini di costi e benefici non conveniva. Pertanto, una volta completato il depuratore, l'intera rete fognaria confluirà nel nuovo impianto».

Il cantiere, dunque, proseguirà a pieno ritmo fino a quando non sarà conclusa la prima linea dell'impianto, rendendola pienamente funzionante. Il completamento della struttura per esprimere il massimo della potenzialità a regime sarà, invece, realizzato in un secondo momento in funzione delle necessità e dello sviluppo demografico del paese.

Massimo Pesenti – L'Eco di Bergamo