Valle Brembana, nuove energie, si punta anche all’eolico
Senza categoria Articolo letto da 170 utenti - Pubblicato il 21 Giugno 2013valle Brembana – Dal fotovoltaico al mini e micro eolico, passando pure per la geotermia. Il Centro comune di ricerca dell'Unione Europea (con sede a Ispra, nel Varesotto), ha approvato, a distanza ormai di due anni, i primi due piani d'azione per l'energia sostenibile della Valle Brembana, di brembilla e camerata cornello. I progetti rientrano nel cosiddetto «Patto dei sindaci» con l'Europa siglato tre anni fa a Bruxelles. Obiettivo è quello di abbattere le emissioni di anidride carbonica al ritmo di «20-20- 20»: ovvero la riduzione del consumo energetico del 20%, la riduzione del Co2 del 20% e la produzione di energia da fonti rinnovabili sempre del 20%. Come? Appunto potenziando l'uso delle energie rinnovabili ma anche migliorando efficienza e risparmio energetico di edifici e macchinari comunali. Nella nostra provincia, al traguardo dell'approvazione del piano (Seap), sono già arrivati, dal 2011, 24 Comuni della Val Cavallina e del Sebino, più Bergamo, Brembate Sopra e Seriate.
Ora è la volta dei primi due Comuni brembani, laddove l'operazione venne fatta conoscere per la prima volta in bergamasca da Antonello Pezzini, consigliere del Comitato economico e sociale europeo, per conto di Confindustria. Complessivamente Brembilla ha presentato 36 interventi, per sei milioni e 350 mila euro, mentre Camerata Cornello 32 azioni per un milione e 856 mila euro. Il patto prevede che sia la Banca europea degli investimenti (Bei) del Lussemburgo a finanziare le opere. «Ma l'erogazione avviene solo per pacchetti complessivi di almeno 50 milioni di euro – spiega Pezzini –. Quindi, o si attende che anche i piani energetici di tutti gli altri Comuni della Valle Brembana siano approvati da Bruxelles, in modo da arrivare appunto a quota 50 milioni, oppure si va alla ricerca di altri finanziamenti locali. E, in tal senso, come Confindustria, chiederemo agli istituti di credito di fornire ai due Comuni prestiti a tassi agevolati, proprio per iniziare a fare partire i progetti».
Il senso, infatti, è che i soldi utilizzati per impianti fotovoltaici o per migliorare l'isolamento termico degli edifici o l'illuminazione pubblica rientrino poi negli anni successivi proprio grazie al risparmio energetico. Gli stessi Comuni della Valle Cavallina e del Sebino che hanno avuto approvati i piani energetici dal 2011, non avendo avuto ancora finanziamenti europei, hanno avviato le opere grazie ad aiuti locali. Per Brembilla, oltre all'installazione di pannelli fotovoltaici, al rifacimento dell'illuminazione, alla riqualificazione degli impianti di riscaldamento, è prevista, per esempio, la realizzazione di un mini parco eolico al castello della Regina (la montagna tra Sant'Antonio Abbandonato e la Forcella di Bura), per un costo di 200 mila euro, una potenza di 20 kw e entrate annuali di circa 24 mila euro. Nel piano anche un impianto geotermico a servizio della palestra della scuola media.
Camerata Cornello punta sul fotovoltaico, sull'idroelettrico (sfruttando l'acquedotto) e, in minima parte, sull'eolico. Di fatto, il Comune ha già avviato il piano con la realizzazione di un parco fotovoltaico a Cespedosio, intervento che, vista la collocazione in mezzo alla montagna, peraltro, ha sollevato, quantomeno, qualche perplessità. Il piano di Camerata ora prevede anche tre micro impianti eolici, da posizionare sempre a Cespedosio e nella vicina frazione di Brembella (anche su edifici e sul rifugio escursionistico): avrebbero un costo complessivo di 25 mila euro.
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
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