Escursione agli Orridi di Val Parina
_Reportages, _Sport Hobby Articolo letto da 6.466 utenti - Pubblicato il 18 Febbraio 2008L'Orrido della Val Parina. Strapiombi alti più di duecento metri che terminano in alto in boschi popolati da camosci, e in basso in un ruscello che si incunea con difficoltà tra le rocce in quel lungo percorso che lo porta dalla sorgente di zorzone alla foce nel Brembo all'altezza della Gogia. Partiamo da qui, dalla Goggia: pinnacolo simbolo della divisione-unione tra l'Alta Valle Brembana e il resto del territorio brembano, ma anche Colonna d'Ercole a guardia di una valle laterale selvaggia ma al contempo ricca di storia, percorsa nei secoli passati e fino a cinquant'anni fa da orde di minatori brulicanti come formiche negli oscuri anfratti di una terra che nei punti più nascosti non conosce sole, ma solamente il passaggio dei cervi e delle vipere.
La Goggia
La nostra missione è semplice da dire quanto complessa da fare: percorrere il letto del torrente della Val Parina sfruttando lo strato di ghiaccio invernale, per attraversare così l'orrido dal basso, da una prospettiva che ci fa sentire davvero minuscoli e impotenti nei confronti della natura. Nostra guida sicura è il sindaco di Lenna Mario lazzaroni, mentore di queste terre che ricordano le città abbandonate della saga Signore degli Anelli per i segni di una magnificenza lavoratrice lontana ma anche vicina nel tempo: il sentiero che risale la val Parina corre sui binari metallici dei carrelli che fino agli anni '50 trasportavano il frutto del lavoro di miniera sgusciando come serpenti nelle forre del Parina tra ponticelli, gallerie e muri a secco, per poi raggiungere il Brembo superandolo con slancio tramite un altro ardito passaggio ora caduto per l'alluvione. L'impeto dei carrelli dopo il ponte trovava il suo capolinea nell'unirsi al tragitto dell'altra ferrovia, quella famosa, quella elettrica da bergamo a Piazza Brembana, che tutti in valle Brembana ancora rimpiangono.
Risaliamo la lunga val Parina, il paesaggio è grandioso e affascinante quanto tetro, sopra uno strapiombo ci osserva un gruppo di camosci, allunghiamo il passo per non disturbarli e giungiamo all'ennesimo ponticello di ferro. Da qui in poi il sentiero non ce la fa a stare in riva al torrente e sale in quota, noi allora scendiamo nell'alveo e cominciamo a calpestare il ghiaccio troppo poco spesso. Riusciamo comunque a risalire e superiamo una prima pozza gelata (ma non troppo) arrampicandoci sul pendio, che ancora non è verticale e roccioso. Dopo un'ansa però un'altra pozza ci accoglie con il suo esile strato di ghiaccio in superficie, in verità non troppo rassicurante, e con le pareti laterali che ora cominciano a divenire troppo incombenti.
Dobbiamo rinunciare quindi a metà del canyon, restiamo un momento assorti nel silenzio di questa Terra Perduta di Valle Parina, e senza forzare troppo ritorniamo sui nostri passi, mentre nelle nostre orecchie pare di sentire ancora l'eco delle picozze di chi, fino a non molto tempo fa, consumò la propria giovinezza e la propria vita in un lavoro duro, come quello del minatore, posto in un luogo splendido, come la Val Parina.
Andrea Carminati
Itinerario Val Parina – Orrido della Valle Parina – La Goggia toponomastica Val Parina – Escursioni Orobie
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5 Risposta a “Escursione agli Orridi di Val Parina”
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Inserito il 24 Febbraio 2008 alle ore 05:56 GMT+0100
L’escursione lungo il sentiero CAI 259 Piani di Scalvino e Zorzone a passo medio di escursionista comporta almeno 5 h di cammino, con 3 ore senza copertura di segnale telefonico e nel tratto degli orridi funziona in modo parziale solo alcuni telefoni satellitari a seconda del ripetitore spaziale utilizzato. Non c’è punto di appoggio, baite, bivacchi, solo caverne naturali, gallerie artificiali della ferrovia della val Parina e vecchie miniere abbandonate da almeno 50 anni. Quindi l’itinerario è estremamente interessante, ma va affrontato con prudenza, e senso di responsabilità.
Prossimamente in modo volontario e gratuito degli amici della “Val Parina e dell’ Ortighera” apporranno provvisoriamnte sul percorso delle notizie specifiche su avvenimenti e aneddoto che risulteranno utili per l’escursionista. Si tentèrà di allestire una rete wairless che copra parte del percorso con della videosorveglianza che potrà essere di aiuto per le problematiche dei normali collegamenti telefonici. Nei forum o nei link del sito degli amici brembani di Valbrembana terremo aggiornatislle iniziative di valorizzazione di questo sito “SITO di Importanza Comunitaria” che l’attuale direttivo del Parco delle Orobie Bergamasche vuole assolutamente valorizzare per le molteplici valenze di questo “SIC”.
Auguri per una serena escursione. Mario Lazzaroni – Lenna
Sono a disposizione per eventuali informazioni sulla zona ed eventuali accompagnamenti da concordare volta per volta. Grazie per l’ospitalità degli amici Brembani che gratuitamente prestano il loro contributo a questo Sito.
Inserito il 25 Febbraio 2008 alle ore 22:08 GMT+0100
mi piacerebbe avere informazioni più dettagliate sul percorso in val parina ,in particolare se si parte da lenna dove sono le indicazioni di inizio sentiero .
HO una casa in val taleggio e sono un amante delle escursioni
ringrazio anticipatamente a presto
Inserito il 26 Febbraio 2008 alle ore 19:24 GMT+0100
Tutte le informazioni che ti servono e anche di più sono nei link in fondo all’articolo, tuttavia eccoti una risposta sintetica ma completa (sempre tratta dai documenti linkati):
Partenza dalla Provinciale della Val Brembana al Km 35: frazione Scalvino di Lenna.
Piazzale parcheggio: Agriturismo Ferdy; lì trovi il cartello segnavia del CAI sentiero n° 259, che indica il tempo di percorrenza di 5 ore. Il sentiero è tutto ottimamente segnato.
Il tempo di percorrenza è inteso fino all’arrivo a Zorzone (frazione di Oltre il Colle). Nell’orrido invece non esiste nessun sentiero, e deve essere affrontato solo d’inverno, con cognizione di causa e con perduranti rigide condizioni climatiche (per il ghiaccio).
Inserito il 26 Febbraio 2008 alle ore 22:08 GMT+0100
ringrazio sentitamente per la risposta spero di incontrarvi
durante un’escursione
Inserito il 1 Marzo 2008 alle ore 20:53 GMT+0100
che bel bosto! Bellissimo anzi di più. Oggi con tre amici ci siamo avventurati alla scoperta delle rotaie e degli orridi.
Sabato prossimo ci ritorniamo e arriviamo fino a Zorzone.