San Giovanni Bianco – Una sottoscrizione per salvaguardare la destinazione pubblica di ex caserma dei e delle ex scuole elementari di San Gallo (oggi utilizzate come centro civico Cà Tò). L'iniziativa è di Sergio Sonzogni, ex consigliere di minoranza, che sta cercando di costituire un comitato. Obiettivo: l'acquisto all'asta, da parte di un gruppo di cittadini, delle due strutture che, molto probabilmente, il commissario prefettizio Adriano Coretti, dopo le aste deserte, tornerà a mettere sul mercato, per cercare di sanare i debiti di bilancio comunale: l'ex caserma dei carabinieri e l'ex scuola di San Gallo (le ultime basi d'asta sono state rispettivamente di 356 mila e 260 mila euro).

La nostra comunità è finita nella palude – dice Sonzogni – e il commissario prefettizio, con gravi difficoltà, è alla ricerca di soluzioni per cercare di portare nelle casse comunali più soldi possibili, attraverso tagli alle spese e alienazione d'immobili o terreni. Partendo da questa cruda constatazione non possiamo continuare a piangerci addosso, abbiamo bisogno, se veramente vogliamo bene al nostro paese e crediamo che la nostra comunità non meriti tutto questo, di un segnale forte d'orgoglio e d'appartenenza al nostro territorio. Cosa possiamo fare per salvare quel poco che ci rimane? Rimangono ancora invendute, come strutture di una certa rilevanza sociale, le ex scuole elementari di San Gallo e l'ex caserma dei carabinieri destinato a centro anziani. Allora perché non promuovere una sottoscrizione popolare per salvare questi stabili e rivenderli in seguito alla prossima amministrazione, quando saranno saldati i debiti: otterremmo un primo beneficio che è quello di salvaguardare queste strutture per fini sociali e i sottoscrittori sarebbero salvaguardati per il loro investimento attraverso la vendita al Comune a prezzo di mercato. È solo una proposta ma se veramente vogliamo bene al nostro paese è ora di dimostrarlo, con i fatti non solo a parole».
«Ho già avuto contatti col comitato che gestisce il

Centro civico “Ca' to'” di San Gallo – continua Sonzogni – disponibile a un'assemblea pubblica per presentare la proposta. Come alcuni imprenditori si sono dimostrati disponibili a partecipare all'operazione. All'inizio si tratterebbe di raccogliere solo delle manifestazioni d'interesse, ovvero la volontà di partecipare alla sottoscrizione delle quota, da 500 o mille euro. Una volta raccolte le adesioni si dovrà costituire una società di cittadini per l'acquisto all'asta degli immobili. Da rivendere poi al Comune quando la situazione delle casse sarà migliorata». «Guardo con interesse a iniziative e di idee per come uscire dalla situazione di crisi – dice il commissario prefettizio – anche se questa mi pare di difficile realizzazione».

L'Eco di