Quattro miliardi per la Provincia, fondi per turismo e infrastrutture
Senza categoria Articolo letto da 743 utenti - Pubblicato il 24 Febbraio 2010Tra gli interventi, la Brebemi, il recupero delle cartiere Pigna, le terme di San Pellegrino Terme. La Regione investe oltre 3,8 miliardi di euro per lo sviluppo della provincia bergamasca. La firma dell'atto integrativo dell'Accordo quadro, avvenuta ieri, è «atto di fiducia verso il futuro – ha commentato il presidente della Lombardia Roberto Formigoni – Si sente ancora la coda della crisi economica ma, proprio per questo, servono gesti di coraggio». Sono 102 i progetti in campo, tra infrastrutture, turismo e beni culturali. Tra i più importanti, la Brebemi, la Pedemontana, il nuovo Ospedale, il collegamento ferroviario tra la città e l'aeroporto. E ancora, gli interventi nelle strutture termali di San pellegrino, lo sviluppo dei comprensori sciistici, il recupero delle cartiere Pigna di Alzano lombardo e del cotonificio Honegger di Albino.
Un Patto tra le istituzioni frutto del «dialogo e del confronto istituzionale». Il documento è stato siglato dalla Regione e dal presidente della Provincia Ettore Pirovano, il sindaco Franco Tentorio, il presidente della Camera di commercio Roberto Sestini, il rappresentante delle Comunità montane alberto mazzoleni, il rettore dell'Università Stefano Paleari e Monsignor Maurizio Gervasoni, rappresentante della Diocesi. Il numero uno del Pirellone ha quindi voluto ricordare che la Lombardia è tra «le 15 regioni più dinamiche nel mondo», per poi rituffarsi nella realtà bergamasca dove «ogni anno la Regione investe un miliardo e 800 milioni di euro». Ora, la firma dell'accordo che prevede lo stanziamento di 3,8 miliardi di euro.
«L'intesa sottoscritta – ha aggiunto il sottosegretario alla Presidenza Marcello Raimondi – rappresenta un momento fondamentale di coordinamento tra le istituzioni bergamasche, che condividono un percorso comune nell'interesse dei concittadini ». Raimondi ha poi rimarcato che «la Regione ha dimostrato una vera politica di sussidiarietà nei confronti della realtà bergamasca, intervenendo non solo in base ai suoi bisogni, ma anche puntando sulla futura innovazione. Ora parliamo di un patto tra le istituzioni territoriali per la realizzazione di una bergamo più libera di crescere, più al centro dell'Europa, più consapevole della propria forza.
Alessandra Loche – Il Bergamo
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