Prospettive e preoccupazioni per il futuro turistico delle Orobie sono al centro di due distinti interventi: il confronto istituzionale dei rappresentanti delle Valli e una forte critica sferrata da Wwf, e Italia Nostra. L'oggetto della contesa è il Programma di sviluppo turistico che è stato affrontato al municipio di Albino, durante la conferenza di valutazione finale sulla proposta di Programma di sviluppo turistico (Pst) delle Orobie bergamasche. Le associazioni ambientaliste però giudicano con riserva e preoccupazione la proposta di Pst che si sta delineando.

«Appare evidente – scrivono per Wwf Italia Mario Zamboni, per Legambiente Paolo Locatelli e per Italia Nostra Serena – la volontà di perseguire una politica di sviluppo che di sostenibile pare avere poco, imperniata sulla realizzazione di opere e infrastrutture che spesso non tengono conto della realtà ambientale, ma non solo, del nostro territorio». Le associazioni sottolineano i cambiamenti climatici che hanno causato una riduzione di ghiacciai e della . Ma c'è un progetto che preoccupa in particolare gli ambientalisti: l'ipotizzato collegamento tra le stazioni sciistiche di Colere, Lizzola e Spiazzi di Gromo. «Un progetto che avrebbe conseguenze devastanti per un'area di elevato valore ambientale, paesaggistico e di biodiversità: il Sic (Sito di importanza comunitaria) Sedornia-Valzurio-. Le opere previste quali seggiovie, piste e altro (ad esempio il tunnel tra Colere e Lizzola) appaiono un'esercitazione di scempio ambientale che ci auguriamo non abbia mai luogo». Secondo le associazioni, che ribadiscono la loro disponibilità al confronto, sarebbe stato opportuno unificare i lavori 'osservatorio unico del turismo e dell'osservatorio del turismo sostenibile.

All'incontro istituzionale di Albino per il Pst hanno partecipato le Comunità montane Valle Seriana (ente capofila e coordinatore), Valle Seriana superiore, , Valle Brembana e Valle Imagna, rappresentate dai rispettivi presidenti (Lucio Fiorina, Bernardo Mignani, Franco Belingheri, Pietro Busi e Ferruccio Bonacina) e altre istituzioni fra cui la Regione Lombardia (Fabretta Sammartino), l'Asl (Fabio Pezzotta), Confindustria (Fabio Corgiat Mecio), Cnr (Sergio Chiesa), Wwf-Italia Nostra (Giorgio Comi), Legambiente (Paolo Locatelli), sindacati (Patrizio Fattorini-Cisl, Martino Signori-Cgil e Marco Tullio Cicerone-Uil) e gli amministratori valligiani.

I lavori, aperti dal presidente Mignani, hanno registrato gli interventi dei tecnici estensori dei due documenti di cui è stato illustrato il contenuto: Mauro Bertelli che ha presentato il Programma di sviluppo turistico del sistema delle Orobie bergamasche e Sara Lodrini (con la collega Stefania Anghinelli) che ha esposto l'elaborato contenente il documento di valutazione ambientale strategica del Programma di sviluppo turistico delle Orobie bergamasche. La prima relazione ha preso in esame le infrastrutture strategiche per il turismo, gli obiettivi generali e funzionali del sistema turistico, le risorse e la proposta di piani di azione (turismo attivo, natura e cultura, turismo bianco, ricettività e piano del turismo sostenibile).

La seconda relazione ha riassunto il percorso svolto finora dalla Vas, prendendo in esame le caratteristiche del sistema territoriale interessato (aria, acqua, suolo, rischi naturali, ecc.) e le possibili ricadute ambientali del Pst, giungendo poi ad una valutazione degli obiettivi e delle azioni e concludendo con una elencazione delle principali misure di mitigazione individuate e l'esposizione della metodologia e degli strumenti per il monitoraggio. Ora toccherà alla Regione esprimere un riconoscimento motivato al Programma di sviluppo turistico per poter ambire ai finanziamenti. Il bando regionale scade a giugno.

Franco Irranca – L'Eco di