Stemma San PellegrinoVia libera definitivo, con modifiche, al recupero degli immobili storici. San Pellegrino Terme – Via libera al progetto e ora possono aprire i cantieri per la nuova San Pellegrino. Ieri sera, dopo una seduta fiume, il Consiglio comunale ha approvato in via definitiva il piano di recupero per la valorizzazione degli immobili storici della cittadina termale. Delle 31 osservazioni presentate da singoli cittadini, dalla Sanpellegrino spa, dal e dalla lista di minoranza «Il Ponte», 20 sono state respinte, 10 accolte parzialmente e una pienamente accolta. Da quest'ultima, presentata dal gruppo Percassi, sono arrivate le principali novità del piano di recupero.

Modifiche tra «Paradiso» e «Vetta»
In virtù di un accordo tra Sanpellegrino spa, gruppo Percassi e Comune, è stata diminuita l'area edificabile in località Paradiso. La società di acque minerali, infatti, ha richiesto al gruppo Percassi una particolare salvaguardia 'area dove si trovano le sorgenti termali. Verrà quindi delimitata una zona di protezione delle sorgenti da destinarsi a parco pubblico. In cambio la società dell'imprenditore seriano avrà la possibilità di incrementare l'edificabilità in località Vetta per 700 metri quadrati.

Altra modifica riguarda il centro termale: poiché il contributo regionale per le Terme da 6.500.000 euro è passato a due milioni (i restanti 4.500.000 saranno utilizzati per le nuove infrastrutture delle località Vetta e Paradiso, ovvero strade e sottoservizi), il Comune si impegnerà a trovare ulteriori finanziamenti per coprire le spese. In caso contrario il parcheggio del centro termale (300 posti), anziché essere ceduto al Comune, rimarrà di proprietà del gruppo Percassi. L'apertura delle Terme, quindi, per la progettazione delle quali è stato indetto un concorso internazionale, è stata fissata indicativamente per giugno 2010. Altra clausola inserita nel piano di recupero è il divieto da parte del gruppo Percassi di utilizzare centri residenziali e commerciali prima dell'apertura delle nuove Terme

L'opposizione: piano stravolto
Forti critiche sono arrivate dai banchi della minoranza, al momento dell'approvazione di alcuni emendamenti presentati a inizio seduta. «Il piano di recupero che si andrà ad approvare è radicalmente diverso da quello adottato a giugno – ha detto Nicola Baroni della lista “Il Ponte” – perché modificato in modo illegittimo dal collegio di vigilanza. Collegio che, anziché vigilare semplicemente sull'attuazione dell'accordo di programma, lo ha stravolto. E l'osservazione del gruppo Percassi è arrivata due mesi dopo la scadenza dei termini. Tutto questo è irregolare». I tre consiglieri della lista «Il Ponte», quindi, hanno abbandonato la seduta prima ancora che venissero discusse le osservazioni.

Raffaella Sonzogni della lista «La forza delle idee», invece, ha criticato «la riduzione dei fondi per il centro termale, passati da 13 a 9 milioni. Il termalismo doveva essere al centro del progetto, cosa che, da quanto successo, non appare». «Non c'è alcun stravolgimento dell'accordo – ha risposto il sindaco Gianluigi Scanzi –. Sono stati semplicemente rivisti il cronoprogramma e il piano finanziario. E l'osservazione del gruppo Percassi ha tenuto conto di quanto presentato da altri cittadini».

Il piano di recupero, illustrato dall'architetto Gianbattista De Vecchi (alla cui presentazione hanno preso parte anche Gianluca Spinelli del gruppo Percassi e il direttore dello stabilimento di Ruspino della Sanpellegrino, Luigi Ravasio) è passato con il voto favorevole della maggioranza. Non ha partecipato al voto il consigliere Sonzogni. Spinelli ha voluto poi ribadire che «il termalismo resta al centro dell'operazione e che, alla fine, le Terme costeranno al nostro gruppo più di quanto ce le pagherà il Comune».

Ora, quindi, possono partire i cantieri. La prossima settimana, come annunciato a margine della seduta dal direttore della Sanpellegrino, Luigi Ravasio, l'ex stabilimento di via Taramelli sarà liberato e il gruppo Percassi, già in possesso del permesso di demolizione, potrà aprire il cantiere. Già appaltati a un'impresa di Crema il recupero della facciata e il consolidamento del Grand e il 18 dicembre saranno assegnati i lavori per le nuove reti di gas, luce e acquedotto a Botta e Vetta.

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di

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