Un incendio, molto probabilmente di origini dolose, ha letteralmente divorato, domenica notte, il fienile di una in località Pascolo, a di Taleggio. Un rogo nel quale sono andati distrutti anche un trattore e una macchina rotante per il taglio 'erba e al quale hanno assistito i proprietari della baita posta vicino al fienile. E, nell'arco degli ultimi due mesi, è il secondo rogo che, a Taleggio, manda in fumo un fienile: a metà agosto ne bruciò uno a Pizzino. Ancora ieri mattina l'odore acre e il fumo del fieno riempivano l'aria a ricordare la notte di lavoro per i vigili del fuoco. I mezzi dei pompieri non sono riusciti a raggiungere il luogo dell'incendio per via della strada rurale ripida e stretta. È riuscito solo ad arrivare un pic-kup attrezzato di pompa.

Lavori che sono cominciati verso le 21,30 e che non sono finiti prima delle 3 di notte. È successo verso le 21. Il Pascolo è una zona lontana dalle abitazioni della frazione, e, soprattutto, non è di passaggio. Solo gli autorizzati possono accedervi.

L'allarme di un boscaiolo
Domenica sera un boscaiolo della zona si trovava a passare e ha notato le fiamme che si alzavano alte sotto il tetto del fienile. È scattato così l'allarme. È stata informata la famiglia di L. R., 41 anni, proprietaria della struttura, che abita a Peghera, mentre una chiamata è stata fatta al 115. Sul posto sono subito intervenuti i proprietari, accorsi dopo la segnalazione con diversi mezzi, nel tentativo di spegnere le fiamme. Più tardi sono arrivate anche diverse squadre di pompieri, da Zogno e da Bergamo. Una volta affrontato un primo tratto di strada abbastanza praticabile, però, si sono trovati di fronte una strada ripida e dissestata, tanto che i mezzi più appropriati per l'intervento non sono riusciti a raggiungere il posto, rimanendo a poche centinaia di metri in linea d'aria dal rogo. Vicino alle fiamme è riuscito ad arrivare un pic-kup con una pompa con la quale i vigili sono riusciti a recuperare acqua da un bacino poco distante per gettarla sul tetto di lamiera del fienile (evitando così la sua caduta) e sulle fiamme che si alzavano alte.

La probabile origine dolosa
All'indomani la conta dei danni, per diverse migliaia di euro: in fumo circa 250 quintali di fieno, un trattore Agriful, una macchina rotante tagliaerba e altri attrezzi agricoli che si trovavano nelle vicinanze. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Piazza , informati dai vigili circa la presunta natura dolosa del rogo. Ora le indagini sono portate avanti dai carabinieri di San Giovanni Bianco.

Silvia Salvi – L'Eco di Bergamo

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