Al via la riforma dei Parchi lombardi

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La Giunta regionale della Lombardia, su proposta del presidente Roberto Formigoni e di concerto con l’assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci, ha approvato il progetto di legge che riforma l’organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifica la vecchia legge sui Parchi. Coinvolti 24 Parchi regionali, di cui cinque bergamaschi: Adda Nord, Colli di Bergamo, Orobie bergamasche, Serio e Oglio Nord.

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I sindaci montani, dalla Regione servono più aiuti

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«Regione contraddittoria», «provvedimenti assurdi», «la gente di montagna non va presa in giro», «siete fuori dal mondo», «mancanza di trasparenza e concretezza» e via di questo passo. Ieri mattina i sindaci dei paesi bergamaschi montani non hanno usato mezzi termini per criticare l’operato della Regione Lombardia in materia di sostegno alla montagna. D’altronde l’obiettivo dell’incontro, tenutosi nella Sede territoriale di Bergamo, in via XX Settembre, e voluto dalla Regione (dopo quelli svoltisi a Sondrio e Lecco), era proprio quello di confrontarsi con gli amministratori.

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Orobie sicure, c’e’ un piano anti slavine

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La provincia di Bergamo presenta un’attività valanghiva di rilievo ed è tra i territori mediamente interessati da incidenti». Il piano di emergenza provinciale-rischio valanghe (approvato all’unanimità nell’ultimo Consiglio provinciale su proposta dell’assessore alle Politiche montane Fausto Carrara, dopo un minuto di silenzio per le tre vittime trevigliesi travolte sul Mortirolo) parla chiaro: le caratteristiche delle valli (strette e con elevata pendenza dei versanti), nonché le stagioni invernali, con «situazioni sempre più estreme», rendono il fenomeno dei distacchi nevosi una «minaccia».

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Lo sfogo degli Amministratori delle C.M.: perché Enti inutili?

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E noi saremmo parte dei cosiddetti Enti “inutili”? Mi sembra che si sia provato l’esatto contrario! Il fondamentale ruolo di coordinamento dei Comuni montani che svolgono le Comunità Montane è dimostrato nei fatti. E’ vero, si doveva porre un freno al crescere degli sprechi e abbiamo apprezzato lo sforzo, ma forse sono altri gli Enti e Società alle quali rivolgere le attenzioni. Basta considerare la Montagna come la cenerentola politica. Sono pochi i numeri ma il territorio è immenso e il cuore e la volontà dei montanari e grandissima! Speriamo che in tempi brevi la Regione Lombardia, che si è sempre dimostrata vicina ai nostri problemi, si pronunci chiaramente rispetto ai concetti di montanità e soprattutto ai trasferimenti dei fondi per poter programmare il prossimo anno e quelli futuri per il bene della Gente di Montagna.”

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