La Giunta regionale della Lombardia, su proposta del presidente e di concerto con l'assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci, ha approvato il progetto di legge che riforma l'organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifica la vecchia legge sui Parchi. Coinvolti 24 Parchi regionali, di cui cinque bergamaschi: Adda Nord, Colli di , bergamasche, Serio e Oglio Nord.

Piano e osservazioni
«In pratica – spiegano dalla Regione – si passa dai consorzi a nuovi e più snelli enti pubblici, con un modello gestionale più efficiente e una conseguente riduzione delle spese improduttive». Il nuovo testo sarà ora sottoposto all'approvazione del Consiglio regionale, con un iter propedeutico nella commissione Agricoltura guidata dal Carlo Saffioti (Pdl). «È una riforma – spiega Colucci – che rilancia e modernizza un sistema verde straordinario, che copre il 30 per cento del nostro territorio, dando forza a un comparto su cui la Regione ha puntato molto negli ultimi anni. È assolutamente confermato il ruolo centrale degli enti territoriali e la piena autonomia gestionale dei parchi, con una cabina di regia regionale che ci è stata fortemente richiesta».

«Va ricordato – aggiunge l'assessore – che, anche dal punto di vista economico, vi è sempre stato un sostegno forte della Regione, che negli ultimi dieci anni ha investito nei Parchi e nelle aree protette qualcosa come 200 milioni di euro. Anche per il 2011, nonostante i pesanti tagli previsti dalla Finanziaria, sarà garantito il pieno funzionamento di queste aree». Ma dall'opposizione già arrivano critiche: «Così – dice Francesco Prina del Pd – si espropria l'autonomia territoriale e municipalista da parte della Giunta regionale, alla faccia del federalismo». Il percorso consiliare si annuncia perciò acceso.

La Comunità del Parco
I nuovi enti pubblici gestori dei Parchi saranno costituiti con la partecipazione, anche in termini contributivi, degli enti locali territorialmente interessati (Comuni, Province, ), nonché di quelli che vi aderiscono volontariamente. È prevista poi l'istituzione della Comunità del Parco, composta da un rappresentante per ciascuno degli enti territorialmente interessati, nonché da quelli volontariamente aderenti, nella persona dei sindaci e dei presidenti delle Province e delle Comunità montane. Gli enti saranno retti da un Consiglio di gestione composto da tre o cinque membri, compreso il presidente, tutti eletti dalla Comunità del Parco (uno su designazione della Giunta regionale). Il direttore, con incarico conferito dal presidente, sarà scelto dall'apposito elenco regionale in cui vengono iscritti coloro che presentano precisi requisiti di competenza e professionalità. Vi sarà infine un unico revisore dei conti, nominato dalla Comunità del Parco su designazione del Consiglio regionale.

Taglio ai
Il testo licenziato dalla Giunta prevede anche che i nuovi enti costino meno. I Parchi potranno dunque gestire in forma associata o convenzionata funzioni legali, tecniche e di comunicazione. La legge definisce poi procedure semplificate per l'individuazione dei Parchi naturali, per le rettifiche ai confini e per l'approvazione del piano del Parco naturale. «Questo percorso di riforma – conclude l'assessore Colucci – è stato fortemente condiviso. Fin dall'inizio della legislatura, proprio per avviare un percorso di rilancio delle aree protette, abbiamo cercato, con i presidenti dei Parchi, un rapporto di collaborazione. Crediamo nell'importanza di un costante dialogo».

L'Eco di Bergamo