Gruppo di climber ha ripulito e attrezzato la parete del monte Coren. Una quindicina d’anni fa Paolo Gervasoni e Domenico Locatelli di Brembilla la scoprirono e la chiodarono. E Simone Moro e Bruno Tassi (il Camos scomparso recentemente in un incidente stradale) la utilizzarono per gli allenamenti. Da allora più nessuno se ne era occupato, fino a poco tempo fa: un gruppo di giovani, infatti, ha riscoperto la parete di roccia per l’arrampicata a Cavaglia, sul monte Coren, a Brembilla. È una parete molto simile a quella di Cornalba – spiega Andrea Locatelli, un componente del gruppo “Le lucertole”, che si sta occupando del recupero della falesia. L’abbiamo visionata a settembre con la guida alpina Mauro Scanzi del gruppo “Camosci”: ci ha spiegato che i gradi di difficoltà erano elevati.
Così ci ha consigliato, per i primi tempi, di allenarci su una parete di roccia simile e vicina, ma meno verticale. Su quest’ultima abbiamo ricavato una dozzina di itinerari, praticabili anche da principianti. Si vanno ad aggiungere alle 22 vie già presenti sulla falesia principale.
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