Valle Brembana NEWS

Meritatamente premiati gli sforzi ed i sacrifici degli agricoltori e dei produttori valtaleggini nonché del Consorzio tutela. Il formaggio “Strachitunt” inizia ufficialmente il suo cammino per ottenere il prestigioso riconoscimento europeo D.O.P. (Denominazione Origine Protetta). La Regione Lombardia ha comunicato di aver completato con esito favorevole la raccolta della documentazione per la richiesta delle prestigiosa registrazione e nei prossimi giorni la trasmetterà per competenza al Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, che curerà l’iter di inoltro all’Unione Europea.

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Doppio appuntamento questa sera in alta Valle Brembana, per i riti scaccia inverno. A Cusio, a partire dalle 20,30, si terrà il «Rogo del vècio e dèla ègia». L’antica tradizione prevede che due pupazzi siano dati alle fiamme: i due fantocci, appesi da domenica nella piazza del paese, saranno portati in corteo, accompagnati dal suono delle percussioni di legno chiamate ringhè o grì, prima di essere consumati dalle fiamme. Al termine della manifestazione, organizzata dai giovani del gruppo Acli e dal Comune, il bar «Catì» offrirà vin brulé, poi la musica di Angelo Oprandi, al ristorante «Pierino».

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Alla mezzanotte di martedì scorso i rintocchi delle campane hanno segnato la fine del Carnevale in quasi tutta la Bergamasca. Non a Valtorta, però, dove vige ancora il rito ambrosiano che prolunga fino a domani il tempo delle maschere per cui è ancora lecito festeggiare prima di affrontare il tempo della Quaresima. Ed è un Carnevale tutto particolare quello del capoluogo della Valle Stabina, niente a che fare almeno per una parte della festa – nella quale trovano spazio anche le maschere che si incontrano altrove – coi soliti Carnevali.

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Una ventina di attori e cento spettatori: così se ne vanno i malanni. Sono state più di cento le persone che sabato scorso a Trafficanti di Costa Serina hanno assistito alla 3ª edizione di «‘M brüsa ol Péro» (ovvero «Bruciamo il Piero»), appuntamento di festa legato al Carnevale. «Questa manifestazione – spiegano gli organizzatori – ha l’intento di riscoprire un’antica tradizione paesana che tutti gli anni vedeva impegnate le persone di Trafficanti in una tragicommedia per rappresentare la scacciata dell’inverno e, insieme, dei mali dell’anno passato. Gli elementi negativi venivano personificati in un fantoccio detto “ol Péro”, che a causa di una serie di malefatte a scapito della gente del paese, veniva processato e condannato al rogo. Prima della rappresentazione, però, era consuetudine portare il Pèro in giro per le vie del paese, per dargli un’ultima occasione di salutare la sua gente».

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