Scommessa in Valle Brembana, un polo come il km rosso
San Giovanni Bianco Articolo letto da 3.859 utenti - Pubblicato il 19 Settembre 2008La Provincia aderisce al progetto di un centro d'eccellenza a san giovanni bianco. Per rivalutare l'area della ex Brembo dalla Regione un contributo di 5 milioni di euro. Un centro di eccellenza della meccatronica nell'area ex Brembo a San Giovanni Bianco. Un progetto a cui la provincia di bergamo ha aderito, insieme a Camera di commercio di bergamo, Comunità montana valle brembana, comune di san giovanni Bianco, Innova Srl e il parco scientifico Kilometro Rosso attraverso un protocollo d'intesa approvato dalla giunta provinciale di ieri, su proposta del presidente valerio bettoni.
«Obiettivo del progetto, ha spiegato il presidente della Provincia, Valerio Bettoni è quello di contribuire alla parziale inversione del processo in atto di deindustrializzazione della zona e favorire la nascita e la crescita di nuove imprese o di realtà imprenditoriali già presenti ». Il progetto prevede la realizzazione di un centro d'eccellenza della meccatronica per rilanciare la competitività del territorio e promuovere e sostenere lo sviluppo delle reti infrastrutturali e logistiche e di un parco tecnologico. Si vogliono così attrarre investimenti e iniziative imprenditoriali per consolidare il sistema territoriale.
Inoltre il protocollo prevede l'attivazione di un complesso di politiche a sostegno dell'imprenditoria innovativa e del trasferimento tecnologico verso il settore metalmeccanico. Per i finanziamenti necessari alla realizzazione dell'opera, i soggetti coinvolti faranno richiesta in Regione, attraverso la candidatura a un progetto sulla competitività che prevede una dotazione finanziaria complessiva pari a 5 milioni di euro.
La giunta provinciale di ieri, su proposta dell'assessore alle Politiche sociali, Bianco Speranza, ha approvato anche due graduatorie per l'assegnazione di circa 600mila euro di contributi a una settantina di progetti avanzati da associazioni e organizzazioni di volontariato. Per quanto riguarda le associazioni senza fine di lucro su un totale di 36 progetti pervenuti ne sono stati ammessi 21. Sul fronte delle organizzazioni di volontariato invece, su un totale di 67 progetti presentati, ne sono stati scelti 48.
Il Bergamo
3 Risposta a “Scommessa in Valle Brembana, un polo come il km rosso”
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Inserito il 19 Settembre 2008 alle ore 11:36 GMT+0100
Altri soldi pubblici a chi chiude e porta le aziende all’estero!
Inserito il 20 Settembre 2008 alle ore 06:19 GMT+0100
Prudenza nel giudizio: Negli articoli pubblicati dalla stampa e riportati dai media del Web, figurano nomi noti che hanno degli incarichi amministrativi, politici e industriali di una certa rilevanza nel firmamento attuale sia provinciale che internazionale.
La globalizzazione e il mercato globale imponggono le spietate leggi della sopravvivenza del più forte.
Gli esseri umani non hanno la semplicità e la costanza di abitudini degli animali. Nella maggioranza degli ominidi c’è del buono ed egoismo; quasi tutti vogliono continuare a vivere e procreare… sulla Terra. In pochi sono scappati su altri pianeti e stelle. Credo che pochi siano tornati ad indicare nuovi paradisi extraterrestri.
Credo sia opportuno aspettare l’alba di questo 20 settembre e le successive sino all’inizio di ottobre prima di dare dei giudizi sulla cantierabilità o meno del possibile Km Rosso a S. Giov…. B….Forse qualcosa di analogo è stato realizzato al Km 37 di Valle Brembana senza enfasi dagli anni 80 e oggi una realtà. Ovviamente con le continuità amministrative e senza prendere a calci gli imprenditori e artigiani della valle che hanno la volontà di lavorare (…. Einaudi)
Inserito il 20 Settembre 2008 alle ore 14:37 GMT+0100
Per quanto riguarda la continuita’ amministrativa vallare non c’e’ alcun problema, da quarant’ anni a questa parte chi “governa” sono sempre gli stessi, infatti i risultati si sono visti e si vedono….. , per qualcuno fare politica e’ diventato un mestiere ben retribuito dove non si rischia niente e non bisogna rendere conto a nessuno degli errori commessi. Se la Valle e’ in ginocchio ci sara’ un perche’, e di certo non e’ la globalizzazione la causa!