Sedrina – Una pedana in vetro su cui sono raffigurati disegni che richiamano alle sfere celesti. Un ambone in ottone con incise lungo tutti i suoi bordi parole in greco tratte dal Vangelo di San Giovanni e al centro del transetto un altare ricavato da un unico blocco di marmo svuotato al suo interno. Si presenta così il nuovo altare inaugurato domenica nella chiesa parrocchiale di alla presenza degli artisti Mario Airò e Stefano Arienti, oltre che dei progettisti Tullio Leggeri e Gugliemo Rienzi. Il progetto, realizzato in collaborazione con l'architetto Gaetano Puglielli della soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio di , ha portato alla realizzazione di un'area presbiterale sobria che si inserisce armonicamente all'interno della chiesa parrocchiale di Sedrina.

«Il progetto – ha esordito l'architetto Tullio Leggeri – mi ha preso sin dall'inizio. Questa chiesa è straordinaria, anche per il suo contesto architettonico e artistico. Il lavoro è stato estremamente impegnativo, ha richiesto un grande rispetto del luogo e 'architettura. La nuova area presbiterale nella sua estrema semplicità ha un valore altissimo ed è stata resa possibile grazie alla forte sinergia tra la genialità degli artisti e le indicazioni degli architetti».

L'altare posto al centro del transetto è in marmo e riprende le altri parti marmoree della chiesa come le balaustre e gli altari barocchi: il disegno frontale inciso nella pietra è composto da piccoli segni circolari che si ricollegano alla simbologia della luce. Il piano in vetro su cui è collocato l'altare è invece decorato con la tecnica della sabbiatura e raffigura cerchi concentrici che richiamano le sfere celesti. «L'ambone in ottone accanto all'altare è considerato la sede della Parola – ha spiegato il parroco don Carlo Gelpi -. Per questo su sui lati è stato “ritagliato” il testo originale in greco del Vangelo di Giovanni che ha inizio con la frase “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”». Gabriella Pellegrini

L'Eco di Bergamo