– Con la dismesse 350 caldaie. È stata inaugurata nei scorsi giorni alla presenza di molte autorità la nuova centrale a biomassa di Sedrina. L'impianto è già funzionante da qualche mese, ma l'inaugurazione ufficiale è avvenuta a conclusione di tutti i collaudi. La centrale di cogenerazione a biomassa (scarti di legna non trattata chimicamente) è costata 15 milioni di euro, di cui 5 spesi per la rete di teleriscaldamento. L'impianto consentirà di dismettere 350 caldaie a metano o a gasolio, per lasciare spazio alla nuova centrale in Tresa, nella ex cava, a della frazione di . «Per i sedrinesi sarà un vero passo avanti in termini di attenzione all'ambiente e di risparmio energetico ed economico – ha commentato il sindaco Agostino Lenisa -. La centrale è pronta in tutte le sue parti. Alcune abitazioni erano state collegate qualche mese prima, per effettuare i collaudi anche delle tubazioni di teleriscaldamento.

Ora invece si sta provvedendo a ultimare gli allacci in tutto il paese. I risultati sono chiari. Risparmio energetico, ambientale ma anche economico, perché si sono ridotte le spese per gli utenti». «È un impianto sofisticato – hanno spiegato i tecnici che effettuano i collaudi – dotato di numerosi sensori: è interamente automatizzato e nella sala comando ci sono computer che controllano e gestiscono l'intero processo. È studiato per funzionare senza interruzione. In caso di guasto parte la caldaia di emergenza». L'elettricità prodotta dalla turbina sarà in parte utilizzata per alimentare la centrale e in parte immessa nella rete Enel, ma c'è pure un gruppo elettrogeno per la produzione di energia elettrica in caso di stop della turbina principale. La centrale consumerà in media 35 mila tonnellate di legna all'anno, quattro camion al giorno, circa 55 chilogrammi quotidiani per ogni utenza.

Massimo Pesenti – L'Eco di