Fiume BremboStop alle piene con la nuova diga sul Brembo. L'opera costata 4,65 milioni. Devierà l'acqua nella centrale idroelettrica di

Dopo tre anni di lavori, la nuova diga sul Brembo a San è finita. In questi giorni l'Enel sta effettuando i collaudi preliminari a quelli che saranno i controlli ufficiali dei tecnici della Regione. Dopodiché l'impianto potrà entrare in funzione e inviare acqua alla centrale idroelettrica di Zogno.

«Stiamo svolgendo prove di carico e un collaudo statico – spiegano dall'ufficio stampa di Enel –. In attesa che si effettui il collaudo della Regione, lo sbarramento sul fiume con l'opera di presa è concluso ed entrerà in funzione appena avremo le autorizzazioni. I tempi, però, non dipendono da noi».

La nuova diga è costata complessivamente 4,65 milioni di euro ed è stata costruita dall'Enel una cinquantina di metri a valle rispetto alla vecchia diga (comunque a nord del ponte Cavour). Sempre rispetto alla vecchia diga si trova a una quota più bassa e in un punto in cui l'alveo è più largo (61 metri), cosa che secondo il progetto, favorirà il transito delle portate di piena. L'opera di presa 'acqua, collegata al canale già esistente, è stata realizzata sulla sponda destra, con quattro paratoie che regoleranno il flusso dell'acqua, di cui due con funzione di filtro per la ghiaia. La diga vera e propria, invece, è costituita da una paratoia lunga otto metri (con funzione di «sghiaiatrice») e altre quattro paratoie in acciaio cosiddette «a ventola» (si alzano e si abbassano) lunghe 12 metri e mezzo ciascuna. I pilastri in alveo, quindi, sono solo due: uno a fianco della sghiaiatrice e uno tra le quattro paratoie a ventola.

«In pratica – si legge nella relazione del progetto – la diga, in caso di piene, sarà in grado di ripristinare pressoché integralmente la larghezza originaria del fiume». Sulla sponda sinistra, inoltre è stata realizzata una scala per la risalita dei pesci. La realizzazione della nuova diga sul Brembo, peraltro, rientra nel programma di rinnovamento e potenziamento della centrale idroelettrica di Zogno. Secondo il progetto Enel lo sbarramento sul fiume garantirà una maggiore sicurezza rispetto alla vecchia diga dovuta anche dalla posizione trasversale della nuova opera rispetto alla corrente d'acqua: l'effetto di ostacolo in caso di piena sarà infatti minore rispetto alla posizione perpendicolare del precedente sbarramento (durante l'alluvione del 1987 i piloni in alveo ostacolarono il fiume in piena: alberi e detriti si ammassarono sulla diga deviando l'acqua verso e ).

In cambio della diga, inoltre, Enel ha realizzato una serie di opere nella cittadina termale: ha coperto il canale in zona oratorio, con la costruzione di un parcheggio per una ventina di posti auto, ha sistemato la sponda destra orografica in via Moro, ha raddoppiato l'illuminazione, ripavimentando i marciapiedi e alzando le barriere di protezione sul Brembo fino a 110 centimetri. Quindi, sempre sulla sponda sinistra, è stato realizzato un percorso pedonale illuminato lungo il fiume, nel tratto compreso tra la diga e l'edicola più a valle.

Sulla sponda sinistra, dove c'era il campo da bocce, l'Enel ha realizzato la cabina di comando della diga (il nuovo bocciodromo è stato realizzato da Enel ai giardini pubblici).

«I lavori sulla sponda destra – spiega l'assessore ai Lavori pubblici Franco Nicolosisono conclusi e hanno consentito di migliorare l'arredo urbano. Ora mancano alcuni interventi sulla sponda sinistra. Con un nuovo appalto Enel dovrà sistemare i marciapiedi, realizzare la nuova illuminazione e alzare le barriere di protezione sul Brembo».

Tratto da L'eco di Bergamo del 3 ottobre 2007

San Pellegrino Terme