A i letti più affollati

I letti ospedalieri del Lazio restano i più contesi, con un d'occupazione '89,65%; le performance d'eccellenza – con tassi d'occupazione in ricovero ordinario del 99% – si rintracciano in Lombardia (Fondazione Macchi di Varese e Azienda Ospedaliera di Treviglio), mentre a livello regionale la prestazione più opaca resta quella delle aziende ospedaliere della Basilicata, con un tasso d'occupazione del 69,53%, a fronte di una media nazionale del 77,12 per cento.

Ma nel panorama variegato dell'analisi svolta dall'Assr sull'attività di ricovero delle aziende ospedaliere nel 2004 a comportarsi da vera star è il S. Giovanni Battista di Torino, unica a vantare un peso medio per ricovero ordinario – inteso come complessità dell'attività assistenziale svolta – pari a 2,05, contro una media nazionale attestata a quota 1,29.

Nel panorama luci e ombre caratteristico della realtà rilevata, spicca in particolare il divario tra Nord e Sud: Campania, Puglia, Calabria e registrano un livello di complessità dei casi trattati decisamente inferiore rispetto al Centro-nord: a fare eccezione sono il Monaldi di Napoli (peso medio dei ricoveri ordinari pari a 1,69, contro una media regionale di 1,17), il Policlinico di Bari (1,26, contro 1,19), il Mater Domini di Catanzaro (1,42, contro 1,17) e soprattutto il “Cervello” di Palermo dove si registra il peso medio maggiore (1,36, contro 1,16), ma anche il tasso di occupazione più elevato 94,96%) dell'intera isola.

In linea con le medie nazionali, infine, la performance dell'Ospedale G. Brotzu di Cagliari: la complessità dei ricoveri è a quota 1,28 (1,29 a livello nazionale), il tasso d'occupazione è del 73,21%, contro il 77,12% registrato nella Penisola.

Il Sole 24 Ore Sanità – 28 agosto / 3 settembre 2007