Ornica, finalmente dopo 50 anni la popolazione torna a salire
Senza categoria Articolo letto da 1.345 utenti - Pubblicato il 24 Dicembre 2010Ornica – Sarà più un caso, poco significativo, come dice il sindaco, o forse l'inversione di tendenza è veramente iniziata? Sta di fatto che dopo circa mezzo secolo il bilancio demografico di ornica ha finalmente fatto registrare un «più due» sulla popolazione residente. E da queste parti e di questi tempi, ovvero nei piccoli comuni dell'alta Valle Brembana, alle prese da anni con lo spopolamento, è già di per sé raro. Picco di 530 abitanti I dati certi: dal 2000 allo scorso anno la popolazione è sempre andata diminuendo, anno dopo anno e, idem, se prendiamo come riferimento gli ultimi cinque censimenti. Sempre in calo. Si va così dal picco della fine degli Anni 50 quando si arrivò a oltre 530 abitanti, ai 502 del 1961, al minimo dello scorso anno con 178.
A ieri i residenti erano 180: una crescita avvenuta grazie soprattutto a sei nuovi immigrati (soprattutto pensionati) e a un nato, Ilaria, arrivata lo scorso 18 gennaio. Sul registro, quindi, quattro decessi e un emigrato. Probabilmente troppo poco per parlare di ripopolamento. Soprattutto perché qui mancano coppie giovani a garantire un futuro e i bambini sono pochi: alle elementari del paese ci sono sette alunni e all'asilo (di valtorta) tre. «Il declino è iniziato a fine Anni 50 – dice il sindaco Gino Quarteroni – ed è stata una costante discesa. Vero, quest'anno, facciamo segnare dopo decenni un “più due”, ma non possiamo illuderci, non può essere considerato un vero segnale dell'inversione di tendenza. Chi è venuto ad abitare in paese sono pensionati e i giovani restano pochi».
Trasloco per la nuova nata
E proprio la famiglia da cui è arrivato l'unico bimbo del 2010, la piccola Ilaria, ha deciso di lasciare Ornica. Santino busi, operaio e Albertina Ruffoni, entrambi 39enni, andranno ad abitare a olmo al brembo. «A Ornica rimarranno la casa dei genitori e una sorella – dice Albertina – quindi il legame sarà ancora forte. Ma ci spostiamo per comodità, servizi e lavoro: la strada di Ornica, in inverno, non è così sicura».
«La determinazione c'è»
Sindaco e paese, comunque, non si danno per vinti: «Non ci rassegniamo – afferma Gino Quarteroni – e anche le iniziative realizzate negli ultimi anni vanno in questa direzione: portare occasioni di lavoro, un motivo per fare restare in paese i giovani». «E nelle donne che da due anni stanno lavorando in tal senso (la cooperativa “Donne di montagna”) – conclude il sindaco Quarteroni con una nota positiva – la determinazione e l'entusiasmo non mancano».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
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11 Risposta a “Ornica, finalmente dopo 50 anni la popolazione torna a salire”
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Inserito il 26 Dicembre 2010 alle ore 23:48 GMT+0100
Non capisco… Ornica cresce se la famiglia citata vive a Olmo? Mah!
Inserito il 27 Dicembre 2010 alle ore 22:16 GMT+0100
Sarebbe da provare se questi nuovi arrivati risiedano permanentemente, oppure la solita scappatoia per non pagare l’ICI e altre agevolazioni fiscali, magari con il consenso favorevole di qualcuno. e solo per qualcuno.
Inserito il 29 Dicembre 2010 alle ore 14:47 GMT+0100
In alta Valle ridiamo tutti per questo articolo! E pensare che due anni fa aveva pubblicato un articolo simile su Piazzolo. “Un nuovo bambino a Piazzolo, ma abita a Mozzo”…
Inserito il 30 Dicembre 2010 alle ore 20:57 GMT+0100
Con la separazioni dei beni e la residenza disgiunta, anche se si è coniugati, si possono tranquillamente avere DUE benefici per due PRIME case, al fine di evitare evitare l’Ici e di godere di tutte le facilitazioni per “primna casa”…che poi è la seconda…o la terza…
Inserito il 1 Gennaio 2011 alle ore 21:50 GMT+0100
piano piano prima di parlare così a qualche maniera di prima casa! L’abitazione principale della famiglia che è solo UNA non la consideri?
Meglio non addentrarsi in problematiche fiscali solo per dire.
Inserito il 2 Gennaio 2011 alle ore 12:06 GMT+0100
“L’abitazione pricipale della famiglia che è solo UNA”… la considero, come considero quelle famiglie che usano escamotage per beneficiare di vantaggi fiscali non dovuti, oppure è tabù e non se ne può parlare?
Inserito il 2 Gennaio 2011 alle ore 18:28 GMT+0100
considerala come vuoi basta che non scrivi cavolate.
Inserito il 7 Marzo 2011 alle ore 21:11 GMT+0100
la famigliola in questione centra poco con l’articolo…ma vivono a olmo e non a Ornica…la residenza a Ornica xchè quando è nata, la mamma stava ancora li…e…ha ragione Claudio…..buffonata che l’articolante si poteva risparmiare.
Inserito il 12 Marzo 2011 alle ore 18:48 GMT+0100
x Claudio 4 e 6..: Cerca di non confondere la realtà di certe situazioni famigliari….
Chi eredita dai propri genitori, la casa (essendo già in casa di proprietà) ti sembra giusto che debba pagare come seconda casa, solo perchè ci sono persone che “ragionano” in questo modo? Giusta in questo caso la separazione dei beni, che non vuol dire (come dici tu,pura la terza). Non ti pare che PAGHIAMO GIA’ FIN TROPPE TASSE in questo paese, dove si lavano la bocca in tanti con l’unità d’italia, mentre c’è gente che non arriva a fine mese.????
Prova vai al SUD e vedi quante “seconde o terze case” loro pagano l’ici..! Perciò, non diciamo “cazzate” nel confondere le persone comuni, con chi invece è proprietario di diversi immobili, sui quali ha investito (o speculato) x produrre reddito… Io proprio, faccio MOLTA FATICA a capire come si può fare di tutta l’erba un fascio.
Inserito il 14 Marzo 2011 alle ore 18:43 GMT+0100
Luigi, non voglio fare assolutamente di tutta l’erba un fascio, d’altronde se c’è una legge che differenzia prima e seconda casa come tassazione, ed un’altra che ti consente di digiungere la residenza e di separare i beni non vedo come si possano distinguere i “buoni” che lo fanno per una giusta causa, dai “cattivi” che invece lo fanno per approfitto: in una situazione del genere la morale può essere a favore degli uni o degli altri, la legge a favore di entrembi.
In taluni casi da te descritti si potrebbe, anzi dovrebbe, esentare da ici il lascito della prima casa dei genitori (che diventerebbe così la tua “seconda” prima casa) come eventuale dote per i nipoti, ma credo che a questa eventualità il legislatore non abbia pensato…
Poi, tassare la casa come bene, e non solo e solamente per l’eventuale reddito che si decide di far fruttare a questo bene, credo sia cosa BARBARA che solo in Italia possa trovare applicazione.
Inserito il 15 Marzo 2011 alle ore 09:54 GMT+0100
Claudio…. così
Condivido quando scrivi, nel modo più assoluto…..
Appunto x quell’eredità ai propri figli, che sarebbero poi giustamente i nipoti (del lascito) dei propri genitori, come tu dici.
Saluti…