Mele brembane, un marchio a tutela dei 200 frutticoltori
Senza categoria Articolo letto da 129 utenti - Pubblicato il 13 Dicembre 2013Piazza Brembana – Un nuovo marchio per garantire qualità e territorialità. Viene presentato domenica 15 dicembre a Piazza Brembana, nell'ambito del tradizionale pranzo di fine anno, il nuovo marchio «Mela val Brembana», promosso dall'Associazione frutticoltori e agricoltori valle Brembana (Afavb). «Il crescente apprezzamento dei consumatori – sottolinea il presidente Davide calvi – richiedeva un passo deciso per dare riconoscibilità ai frutti della nostra valle, per evitare che altri possano sfruttare a fini meramente commerciali l'impegno che da oltre vent'anni tanti volontari portano avanti con passione e competenza ». Questione di tutela, ma anche espressione di un patrimonio che unisce coltura e cultura in chiave di promozione territoriale. Il nuovo marchio, ideato da Paolo Lorenzo Gelmi in tandem con Radici Due Gandino, «si presenta fresco come una mela, con i colori della nostra valle». In effetti la vistosa scelta cromatica ha un fine ben preciso, mettendo in evidenza i colori della natura e quelli delle varietà di mela (Golden, Gala, Red Delicious, Renetta e Topaz) coltivate da oltre 200 frutticoltori in aree montane altrimenti destinate al degrado.
«Sono i colori – sottolinea Calvi – della maschera di Arlecchino, biglietto da visita della val brembana e del territorio bergamasco. Basti pensare al successo della Sagra della Mela che ad ottobre, da quattro anni, porta in Alta Val Brembana migliaia di turisti». Moio de' Calvi, negli anni '90, è stata la culla dell'associazione, fondata ufficialmente solo nel 2007. A Moio è attivo da un paio d'anni il campo scuola «Arcobaleno delle mele», dove i frutticoltori seguono corsi di aggiornamento e lezioni di messa a dimora delle piante. Le mele prodotte nei frutteti degli associati Afavb già godono del marchio «prodotti brembani» concesso dalla Comunità montana, ma puntano, attraverso il nuovo logo multicolore, a sottolineare l'aspetto qualitativo, specie in vista della grande scommessa di expo 2015.
«Abbiamo avviato l'iter necessario alla registrazione in Camera di Commercio – spiega il vicepresidente Pinuccio Gianati – e saremo attenti a dare valore aggiunto agli itinerari territoriali coordinati dalla Provincia». Il territorio della Val Brembana ha peculiarità oggettive per clima, altimetria e composizione dei terreni. Le mele della Val Brembana vantano una quantità zuccherina fra i 15 e i 16 gradi Brix. Un indice importante per frutti di montagna (superiore a quello di altre rinomate zone di produzione) che conferma presenze significative di minerali, vitamine ed altri microelementi. «Essere soci Afavb significa aderire ad un progetto – sottolinea Gianati – e credere davvero in un'alternativa economica e sociale». E una mela al giorno potrebbe togliere la crisi di torno.
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
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