Il Capriolo in alta Val Brembana
Senza categoria Articolo letto da 1.508 utenti - Pubblicato il 5 Giugno 2008La consistenza potenziale di questo cervide nel nostro comprensorio è stata stimata entro valori compresi tra 3.600 e 2.800 (Tosi e Moroni) capi. La consistenza accertata tramite i censimenti dello scorso anno, ci ha confermato la presenza di 2300 caprioli. Negli ultimi anni la popolazione censita si è allontanata dalla capacità portante del territorio, con una contrazione rilevata un po' ovunque sull'intero arco alpino. Le cause potranno essere oggetto di uno specifico dibattito. Nel Comprensorio alpino valle Brembana, il trend negativo sembra però essersi interrotto e dal territorio emergono segnali di una leggera inversione di tendenza. Lo stato sanitario generale appare buono, anche se i pesi medi sembrano essere ancora piuttosto bassi, seppur rapportabili ad altre realtà alpine simili alla nostra.
Si rilevano più contenute, rispetto agli anni scorsi, le infestazioni di zecche e pidocchi. Permangono segnali localizzati di mortalità invernale e primaverile, riscontrati anche dagli agenti di vigilanza. Molto interessante al proposito è il rapporto sui ritrovamenti per mortalità, redatto dal Corpo di Polizia provinciale, che sarà oggetto di un articolo sul prossimo numero della nostra rivista “caccia in Valle Brembana”. A fronte di un piano di prelievo autorizzato di 207 capi risultano prelevati 177 esemplari corrispondenti all'85,51% del P.A.
Per la prima volta viene registrato, negli abbattimenti, il sorpasso di prelievo delle femmine sui maschi (89F e 88M). Risulta così mantenuta la proporzione tra i sessi che esiste in natura e in generale anche la struttura naturale delle classi d'età. Rimangono comunque sul tappeto numerose incognite riguardanti l'andamento demografico di questo piccolo cervide.
L'incremento del capriolo si può valutare, grosso modo, sul 30% delle popolazioni censite in primavera. Togliendo il prelievo venatorio operato dai cacciatori di selezione, attestato intorno al 10% circa della popolazione, occorre chiedersi dove finisca almeno un 20% d'incremento annuo che non viene riscontrato nei censimenti dell'anno successivo. La buona densità presente nel settore 1 suggerisce l'opportunità di continuare nella distribuzione differenziata del piano di prelievo fra camosci e caprioli, in particolar modo in questo settore.
Relazione tecnica stagione venatoria 2007 – Comprensorio alpino Valle Brembana
Dal Forum della Fauna Selvatica delle Alpi e Prealpi Orobie
Scrivi il tuo Commento
You must be logged in to post a comment.