Successo della vetrina brembana. Formaggi, artigianato e frutta: eccellenze da esportare. – Ha chiuso ieri i battenti con un «bottino» di circa quattromila visitatori la nona edizione di Festinvalle che per tre giorni è stata «vetrina» della Brembana. Una rassegna di quanto di tipico offre la comunità brembana nei settori 'artigianato e della zootecnìa con un occhio particolare alle produzioni casearie di eccellenza ( dop del Consorzio di tutela e Taleggio dop in primis) e alla nascente frutticoltura sostenuta dall'Associazione bergamaschi.

«Ripartire dalla comunità»
«Il nostro futuro ha bisogno di queste realtà – ha osservato Piero Busi, presidente della di Valle e del Gruppo di azione locale, enti organizzatori della manifestazione – perché alcune fanno già economia e altre concorrono a fare comunità, un concetto, quello di fare leva sulle risorse comuni, che è indispensabile per progettare il domani». Chiusa la manifestazione, se ne deve fare un consuntivo.

«Mi sento di esprimere un parere positivo – ha affermato Busi –, confortato dal grande numero di visitatori nei tre giorni di manifestazione e dalla qualità degli stand espositivi. Vorrei inoltre sottolineare il lavoro svolto in silenzio, ma determinante, dalla squadra che ha organizzato la manifestazione. Non posso che rivolgere un grazie a tutti nella persona del direttore comunitario Mauro Begnis». Un giudizio favorevole in sintonia con i consensi espressi nei tre giorni della manifestazione, segnali affatto trascurabili per una nuova edizione di Festinvalle.

Agricoltura in vetrina
È stata decisamente l'agricoltura – con le produzioni casearie, frutticole, delle piante officinali e del miele – il settore alla ribalta cui è stato riservato oltre il 30% degli stand espositivi. Grande l'interesse per il concorso caseario che ha segnato la conclusione dell'appuntamento. Alla chiusura ufficiale della manifestazione ieri mattina (gli intrattenimenti sono continuati fino al tardo pomeriggio) si è registrato il saluto delle autorità, presenti in folto numero a tutti i livelli istituzionali: i consiglieri Pietro Macconi e Giosuè Frosio per la Regione e gli assessori provinciali Bonaventura Grumelli Pedrocca e Bianco Speranza. Un occasione per commemorare anche il secondo presidente della Comunità montana, Giampiero Cavalli.

«Festinvalle – ha affermato Busi – è stato un momento di riflessione sul presente per pensare al futuro. La nostra valle sta vivendo un momento particolarmente carico di criticità socioeconomiche che si deve scrollare dalle spalle e lo può fare grazie alle nuove opportunità in atto. Alcune sono già in essere, altre muovono i primi passi, alcune con pubblico e privato in sinergia, altre allo studio. Saranno le “molle” per il salto di qualità di cui la valle ha bisogno per continuare a vivere una vita più che dignitosa cui può aspirare e che le è dovuta. Ma non si deve più perdere tempo e bisogna lavorare coralmente, se necessario arrivando a “stressare” le istituzioni di alto livello che devono particolare attenzione alla ».

Sergio Tiraboschi – L'Eco di

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