galizziSan Pellegrino Terme – Mancavano dieci minuti, un quarto d'ora alle 7. C'era ancora buio e pioveva. E il semaforo all'incrocio tra via De' Medici e via San Carlo, sull'ex provinciale a San Pellegrino, era lampeggiante. È stato un attimo. In quel momento, una Fiat Panda guidata da A. G., 27 anni, di San Pellegrino, ha urtato l'ex sindaco Gian Battista Galizzi che, probabilmente, stava attraversando la strada. L'impatto è stato tremendo. Per Galizzi, 89 anni, non c'è stato nulla da fare. Vani i tentativi di rianimarlo. San Pellegrino, scosso per quanto accaduto, perde così una parte importante della sua storia: Galizzi è stato tra i protagonisti di quattro decenni della vita politica locale, consigliere comunale per 35 anni e sindaco per due mandati. Ragioniere, commendatore e presidente 'Associazione combattenti e reduci, da giovane operò nella Guardia alla frontiera (Gaf), in Francia e in Italia. Ritiratosi, per motivi di salute, dall'impegno politico nel 1995, è sempre però stato attentissimo osservatore e partecipe delle vicende amministrative del paese.

Ancora in questi tempi era solito, una volta alla settimana, passare in municipio, per incontrare sindaco e assessori. Abituato ad alzarsi prestissimo alla mattina e a lunghe passeggiate, così aveva fatto anche ieri, nonostante il maltempo. Dall'abitazione, al civico 3 di via Baroni, era probabilmente diretto oltre la strada provinciale, distante poche decine di metri, forse per acquistare il giornale alla vicina edicola, come faceva spesso.

Mancavano una decina di minuti alle 7, forse più, e in paese c'era ancora buio. Pioveva e aveva l'ombrello. All'incrocio di via De' Medici, davanti all'albergo Papa, i semafori, compresi quelli per i pedoni, erano ancora lampeggianti (iniziano a funzionare alle 7). Le auto, quindi, passavano senza fermarsi. Galizzi era già sulla strada quando è stato travolto, vicino o sulle strisce pedonali non è dato sapere. I di San Pellegrino, intervenuti sul posto per i rilievi, stanno cercando di ricostruire la dinamica dello schianto. A travolgerlo una Panda, guidata da una giovane diretta al lavoro che non ha fatto in tempo a evitare l'impatto. L'ex sindaco deve essere stato scaraventato per cinque o sei metri più avanti, sul marciapiede e vicino ai vasi in cemento posti davanti all'albergo- ristorante Papa. A quell'ora pare che nessuno fosse nelle vicinanze e abbia assistito all'incidente. Solo il panificio, l'albergo e l'edicola di fronte erano aperti.

«Abbiamo sentito un botto – raccontano i titolari dell'edicola, distante pochi metri dal luogo dell'incidente – come se un'auto avesse sbattuto contro un paletto. Poi abbiamo visto l'uomo a terra e siamo accorsi anche noi per vedere cosa era successo». Oltre all'automobilista, attorno a Galizzi, si portano altre . Viene chiamato il 118. Nel frattempo passa anche una volontaria del soccorso che inizia a praticare un massaggio cardiaco. anche il vicario parrocchiale don Pierangelo Gualtieri. Ma per l'ex sindaco non c'è più nulla da fare. Verso le 8 la salma viene portata alla camera mortuaria dell'ospedale di . Da qui, nel tardo pomeriggio, trasferita all'abitazione
di via Baroni. Gian Battista Galizzi lascia la figlia Grazia, con cui viveva, il figlio Gerardo, la sorella Virginia e il fratello Merino. I funerali saranno celebrati domani, alle 15, partendo dall'abitazione in via Baroni.

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di