Campioni di vita e solidarietà Premio dagli Amici Gogis
Senza categoria Articolo letto da 993 utenti - Pubblicato il 4 Aprile 2009Tradizionale appuntamento di primavera stasera alla trattoria Miniere di Lenna, dove si tiene la 26ª cena conviviale degli «Amici Gogìs», associazione che ogni anno ricorda il fondatore, il compianto egidio gherardi, noto come «l'alpinista con le stampelle». «Il nome del nostro gruppo deriva dall'appartenenza all'alta Val Brembana – spiega Piero calvi – e il nome Gogìs identifica proprio quanti vivono a monte del “büs de la Gogia”, il punto fra Camerata e Lenna in cui le rocce sono a strapiombo sul Brembo e formano appunto la cruna di un ago». Fondatore fu Egidio gherardi, protagonista di importanti imprese alpinistiche in Africa e America Latina e anima di moltissime iniziative di solidarietà.
«Partimmo come gruppo di pescatori – continua Calvi – ma in tanti anni la nostra attività principale è diventata quella di istituire e assegnare riconoscimenti a quanti in Valle e in Bergamasca portano avanti i valori più cari alla gente brembana». In questo contesto prese corpo l'idea del premio «inno alla vita», destinato a persone che abbiano saputo vincere i propri limiti o particolari traumi con coraggio e amore per la vita.
Negli anni si sono aggiunti riconoscimenti a persone che in Val Brembana hanno lasciato un segno nel campo dello sport, della cultura, delle tradizioni e della valorizzazione turistica. «L'Inno alla vita – sottolinea Lino Ceruti – sarà consegnato quest'anno ad Antonietta Losma di Lenna, colpita da grave trombosi cerebrale in giovane età, che quotidianamente sorride alla vita con tenacia e determinazione. Il premio dedicato alla memoria di Egidio Gherardi verrà assegnato alla famiglia di Cesare Calvi, grande uomo di montagna e fondatore del Cai alta Val Brembana, scomparso di recente».
Ci saranno riconoscimenti particolari anche per Felice Riceputi, esperto di storia locale e presidente del centro storico Culturale Valle Brembana, Lara Magoni, campionessa di sci dedita all'insegnamento dello sci ai disabili, ad Angelo Bertocchi, deus ex machina delle attività turistiche di Selvino, e alla famiglia Benedetti, che quasi 30 anni fa realizzò la felice intuizione del Parco delle Cornelle di Valbrembo. «Un ricordo speciale – concludono i promotori – verrà dedicato a Mireille Coryn Quarenghi, moglie del compianto dottor Angiolino: una figura che per dedizione e stile è un grande esempio per tutti noi».
L'Eco di Bergamo
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