Foppolo – Società dei Comuni, per risollevarla servono 13 milioni. Sul mercato andranno aree, edifici e cedute. Il sindaco Berera: ricavi in crescita, restiamo ottimisti. Comuni di Foppolo, e Valleve che gestisce gli impianti di risalita è indebitata, per almeno tre milioni di euro. Per sanare il buco di bilancio e concludere il piano di investimenti iniziato alcuni anni fa (mancano cabinovia e altro innevamento artificiale), busserà di nuovo alle banche chiedendo 13 milioni di euro. E, probabilmente già entro l'anno, la società sarà messa in vendita. Costituitasi nel 2006, Super ha investito negli ultimi anni oltre venti milioni di euro per potenziare il demanio sciabile, con seggiovie e miglioramento dei tracciati. Un'operazione che ha consentito al comprensorio sciistico di restare a galla, seppure con difficoltà, ma che ha aperto anche grandi buchi nei bilanci. Due milioni dalla Regione Un aiuto è arrivato in parte dalla Regione Lombardia che, nell'ambito dell'accordo di programma sottoscritto nel 2010, ha recentemente erogato a Brembo Super Ski circa due milioni di euro dei 4,4 previsti (il 20% delle opere realizzate). L'altra metà arriverà solo quando saranno completati gli ultimi investimenti, quindi cabinovia e innevamento artificiale. Per i quali, però, servono alla Brembo Super Ski, una decina di milioni di euro: per questo si bussa di nuovo alle banche.

Le trattative con gli istituti di credito, difatti, sono in corso ormai da mesi, e sembravano potersi concludere positivamente la scorsa estate. Ed è proprio per ridare fiducia ai finanziatori sulla solidità della Brembo Super Ski che, recentemente, i Comuni di Foppolo, Carona e Valleve (con l'astensione di soli tre consiglieri a Valleve) hanno ricapitalizzato la propria società conferendo alla stessa edifici e aree comunali per un valore stimato in circa otto milioni e 600 mila forse già entro la fine di quest'anno, la Brembo Super Ski dei Comuni, andrà in vendita. Possibilità di fatto da sempre nelle intenzioni delle amministrazioni comunali che sette anni fa erano subentrate nella gestione degli impianti di risalita, all'indomani del naufragio delle trattative con le società dell'imprenditore zognese Gianfranco Quarti (oggi, la «San Simone Evolution», ha ancora la proprietà di quattro impianti di risalita a San Simone). Il problema sarà trovare l'imprenditore privato disposto a prendersi in carico della società. Anche se l'interlocutore più logico potrebbe essere il gruppo De Benedetti (ora proprietario delle seggiovie Quarta Baita, Montebello, Toro Alto e Valgussera, più terreni e immobili), impegnato in un'operazione immobiliare (, negozi e appartamenti) sul piazzale e quindi interessato più di altri affinché le seggiovie continuino a girare.

De Benedetti futuro gestore?
«La Brembo Super Ski sarà messa sul mercato – prosegue Berera – ma, considerando la natura di servizio pubblico delle seggiovie, forse i Comuni manterranno una quota, sia come forma di controllo sia per evitare i rischi già corsi in passato». Ora la partita principale sarà quella con le banche, il cui finanziamento resta fondamentale per coprire i passivi e concludere l'operazione di sviluppo. «Le spese di gestione delle seggiovie sono sostenibili – spiega il sindaco di Foppolo –. I ricavi, negli ultimi anni, a parte la scorsa stagione, sono sempre stati in crescita. Il problema resta l'ammortamento degli investimenti già fatti, investimenti che andavamo assolutamente fatti per garantire il futuro al paese e all'alta valle. La nostra parte l'abbiamo fatta. Ora ci attendiamo la risposta positiva degli istituti bancari, vista l'importanza del progetto per il futuro delle nostre comunità».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo

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