Piano , corsa contro . Ok del Consiglio per non perdere il finanziamento di 5 milioni e 400 mila euro

Il piano Percassi fa un altro rapido passo avanti. L'altra sera il Consiglio comunale di San Pellegrino ha approvato il progetto preliminare per i lavori che interesseranno strade e sottoservizi delle località Vetta, Paradiso e Aplecchio. Interventi che dovranno essere aggiudicati entro fine anno, pena la perdita di un finanziamento europeo di cinque milioni e 400 mila euro (fondi che arriveranno tramite la Regione).

I lavori sono stati illustrati al Consiglio dal progettista Piero Mosconi. È previsto l'allargamento della che alla Vetta, dal tunnel sotto la funicolare fino alla frazione: la carreggiata sarà portata a cinque metri di larghezza e la pendenza finale sarà ridotta allungando il percorso. Ex novo, invece, sarà la strada, lunga circa 500 metri che da Aplecchio scenderà fino alla località Paradiso. La strada sarà larga cinque metri e mezzo, disporrà di banchine laterali, quindi di parcheggi alla partenza di Aplecchio, all'arrivo al Paradiso ma anche lungo il tracciato. In quest'area, inoltre, nella zona del Paradiso, è previsto anche il nuovo centro residenziale del gruppo Percassi. Contemporaneamente sarà realizzata ex novo o potenziata tutta la rete dei sottoservizi: acquedotto, fognature e metano. Le linee aeree di Telecom ed Enel, laddove possibile, saranno interrate per avere un minor .

Critiche sono arrivate dalla lista di minoranza «Il Ponte». «Siamo molto preoccupati per la piega che sta prendendo il piano di sviluppo – ha detto il consigliere Nicola Baroni –. La Regione, in accordo col Comune di , ha spostato una parte consistente del contributo che nell'accordo di programma era destinato alle terme, pari a circa 4,5 milioni di euro, per la realizzazione di infrastrutture ad esclusivo vantaggio di Percassi che avrebbe dovuto realizzare questi interventi a sue spese come oneri di urbanizzazione. Più che di sviluppo termale si potrebbe parlare di sviluppo residenziale. Non erano queste le priorità rispetto alle attese». «Sono stati semplicemente spostati dei fondi all'interno dell'accordo di programma – ha replicato il sindaco Gigi Scanzi – e nulla è cambiato nelle quote che i soggetti dell'accordo dovranno mettere sul tavolo, non un euro in più o in meno. Questi fondi erano subito disponibili e sarebbe stato assurdo rinunciarvi: i lavori al Paradiso e ad Aplecchio erano quelli che potevano subito partire consentendoci di restare nei tempi stabiliti dalla Regione. Per questo si parte da lì. E le Terme saranno realizzate».

«I fondi arrivano subito grazie a un accordo tra Stato, Regione e Comune – ha aggiunto il vicesindaco Vittorio Milesi – e ciò dovrebbe essere motivo di orgoglio. Invece c'è qualcuno che si ostina a non capire e a non ascoltare. O peggio, c'è la volontà di impedire che l'operazione si realizzi. I fondi europei, peraltro, non si sarebbero potuti comunque usare per l'acquisto di immobili, ovvero per le Terme». Roberto Grazioli, della lista di minoranza «Le forze delle idee», invece, ha sottolineato come «prima di procedere agli espropri dei terreni per la strada era meglio contattare i proprietari (sono coinvolti 59 privati, ndr)». L'assessore ai Lavori pubblici Franco Nicolosi ha replicato ricordando che «l'esproprio non è ancora avvenuto. È solo iniziato il procedimento e stiamo contattando i privati, la maggior parte dei quali è disponibile all'accordo bonario». Grazioli, alla fine, non ha partecipato al voto, sostenendo di «non avere elementi sufficienti per giudicare». Contrario, invece, il voto della lista «Il Ponte». «Ma nonostante le perplessità sulle procedure seguite e sui contenuti – ha concluso Baroni – ci poniamo in un atteggiamento costruttivo: presenteremo le nostre osservazioni per far emergere con forza la connotazione turistico-termale che al momento non traspare».

Giovanni Ghisalberti – L'eco di del 9 agosto 2007