Antica pergamena in dono al Centro Culturale Valle Brembana
Senza categoria Articolo letto da 2.200 utenti - Pubblicato il 6 Agosto 2009Una pergamena che reca nell'intestazione il leone di San Marco, accompagnato degli stemmi dei venti componenti del Collegio dei savi e da quelli dei Gariboldi e dei valle. Il prezioso documento fa parte da qualche giorno del centro storico e culturale della Valle brembana. La pergamena (80 per 60 centimetri) è miniata e contiene, in forma diplomatica, il testo di un decreto del 18 maggio 1622 del Collegio dei venti savi del Senato Veneto che accolse un'istanza presentata dai rappresentanti della Valle Brembana superiore (l'attuale Valle serina) e della Valle Brembana inferiore. «Ringraziamo il nostro socio Valeriano Donati che ci ha donato questo documento storico, nel rispetto delle ultime volontà del fratello Gianni, recentemente scomparso – spiega il presidente del sodalizio Felice Riceputi -.
Con la pergamena ci sono stati donati due volumi del Settecento rilegati in pelle, sui quali sono registrati gli estimi dei Comuni di branzi e Fondra». La pergamena andrà ad ampliare l'archivio di documenti e ricerche storiche che il Centro conserva nella sede di zogno. «Richiamando i privilegi concessi da Venezia nel 1456, i rappresentanti della Valle Brembana ritenevano di essere esonerati dall'obbligo di contribuire all'alloggiamento dei cavalli dello Stato, mentre le altre sei vallate bergamasche si opponevano a tale esenzione – spiega il vicepresidente del Centro Tarcisio Bottani -.
Ne era nata una vertenza legale, risolta dalla sentenza registrata su questa pergamena che diede ragione alla val Brembana». Nel documento sono citati alcuni personaggi della Valle Brembana: Giuseppe Gariboldi di Zogno e Paolo e Vincenzo della Valle di Serina, procuratori delle due quadre brembane, e Marc'Antonio Donati, tesoriere delle altre sei vallate bergamasche. «Oltre ad avere un valore storico, il documento ha anche un valore affettivo: cita infatti il mio antenato Marc'Antonio e la pergamena è stata ereditata di padre in figlio – spiega Valeriano Donati -. Da buon valligiano credo sia un mio dovere donarla ora al Centro storico».
Eleonora Arizzi – L'Eco di bergamo
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