Il parco delle Orobie ha liquidato i danni provocati ad agosto al pastore che perse 24 pecore. Ora l'esemplare dovrebbe andare in letargo ma c'e' il rischio che si svegli piu' affamato. Dopo aver emesso regole e divieti a salvaguardia della 'uomo, il risarcisce i primi danni provocati da JJ5 che potrebbe trascorrere il letargo in Valseriana. «mentre l'orso dorme – auspica il presidente del Parco – è urgente attivare azioni per la messa in sicurezza di bestiame e coltivazioni». Il Parco Regionale dellee Orobie Bergamasche, dal 21 maggio, giorno della prima segnalazione avvenuta a Castione della Presolana, è alle prese con un esemplare di orso bruno che, in modo naturale, si aggira nel territorio bergamasco senza tenere conto dei confini, ma muovendosi come una specie che necessita di un vasto habitat.

Secondo le segnalazioni e i sopralluoghi degli esperti del parco, in questi ultimi giorni l'orso, si sarebbe fermato in Val Sanguigno, non molto lontano dalla località storicamente denominata “Tane dell'Orso”, una zona che nell'ttocento rappresentò una tana storica per generazioni di orsi, che vi si ripararono in continuazione, soprattutto nel periodo del letargo. La presenza di JJ5 sta creando disagio tra i pastori della , spaventati per le greggi e tra gli agricoltori che non potrebbero sopportare eventuali danni provocati dall'orso ad alveari tare i danni provocati all'agricoltura e gli alveari distrutti».

Per ora il Parco, grazie a una polizza assicurativa ad hoc e un'integrazione a spese dello stesso Parco ha liquidato i danni provocati ad agosto al pastore che in Valcanale perse 24 pecore ma questo non basta. «È, necessario – continua – intervenire per mettere in sicurezza allevamenti, stalle, campi e luoghi di lavoro per non arrivare a vederci costretti a catturare l'orso per trasportarlo in elicottero al suo luogo di origine. L'orso potrebbe risvegliarsi più affamato».

Aggiunge il dott. Luca Pellicioli, Consulente Veterinario del Parco – l'accertamento del danno da predazione è un atto di medicina legale veterinaria che viene svolto direttamente sul posto in stretta collaborazione con il Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria dell'Asl di ed il supporto del Corpo di Polizia Provinciale.

Oltre ad esser un passaggio obbligatorio secondo le vigenti normative, risulta fondamentale al fine della verifica della reale causa di morte degli e per la produzione della idonea certificazione sanitaria da inoltrare per la richiesta di indennizzo da parte del danneggiato”. Mentre proseguono sopralluoghi per monitorare gli spostamenti di JJ5, il Bergamasche ha stretto una convenzione con l'Università di Pavia per la supervisone scientifica della gestione dei predatori. Grazie all'accordo sarà possibile pianificare azioni di intervento per la messa in sicurezza del territorio.

Il Bergamo