San Terme, respinte le sette osservazioni
Ok al progetto con i soli voti della maggioranza.

SAN PELLEGRINO – Si va avanti. Per non perdere i primi finanziamenti regionali di cinque milioni e 400 mila euro e per realizzare i primi interventi. Il piano a San Pellegrino avanza. Lunedì sera il Consiglio comunale ha approvato in via definitiva il per i lavori che interesseranno strade e sottoservizi delle località Vetta, Aplecchio e Paradiso. Tutte respinte le sette osservazioni presentate al progetto dai cittadini, di cui tre dalla lista di minoranza «Il Ponte». Due privati, oggetto di esproprio, hanno chiesto modifiche al progetto (in particolare la proprietà chiedeva lo spostamento del tracciato di una ); una terza osservazione, proponeva, tra l'altro, la realizzazione di un nuovo parcheggio alla Botta, mentre c'è stato chi si è opposto al previsto parco attrezzato dietro al Casinò perché potrebbe diventare ricettacolo di microdelinquenza.

Alle prime due osservazioni il tecnico comunale Filipczuk Bogumil, nella controdeduzione, ha risposto che la proposta avrebbe comportato espropri di altri privati e quindi non poteva essere accolta. La lista «Il Ponte», invece, ha contestato la gestione del contributo regionale e la regolarità formale del procedimento di esproprio. Infine ha richiesto l'eliminazione del previsto parco tra Casinò e funicolare. Entrambe le liste di minoranza «La forza delle idee» e «Il Ponte» hanno inoltre contestato il carattere troppo generico delle controdeduzioni, cosa che secondo Raffaella Sonzogni (La forza delle idee) esporrebbe il Comune al rischio di un ricorso al Tar. Per Nicola Baroni (Il Ponte) «le verifiche con i privati andavano fatte prima per trovare eventuali soluzioni. Le risposte date non sono esaurienti». Il sindaco di San Pellegrino Terme Gigi Scanzi ha risposto che «in fase di esecuzione dei lavori, comunque, alcune proposte contenute nelle osservazioni potranno, eventualmente, essere accolte».

Sempre il sindaco ha tenuto a sottolineare come «solo con due privati, sui 60 interessati dagli espropri, non sono stati raggiunti gli accordi bonari». «E questo – ha aggiunto il vicesindaco Vittorio – è segno di disponibilità e fiducia nei confronti del progetto». Sulle procedure di esproprio la maggioranza ha ribadito che «sono state fatte rispettando la normativa». Si è passati, quindi, alla votazione delle osservazioni e del progetto preliminare. Le minoranze hanno di nuovo contestato le modalità di gestione dei fondi a disposizione. «Sono stati spostati quattro milioni e 400 mila euro previsti per le Terme in interventi alla Vetta – ha detto Sonzogni – mentre il nuovo centro termale doveva rappresentare la priorità del progetto».

Per Baroni, che ha sostenuto «dubbi di legittimità e correttezza amministrativa del procedimento», lo spostamento dei fondi «andrà a esclusivo vantaggio del privato che potrà costruire subito il centro residenziale. Il progetto è inopportuno e prematuro: le opere andavano realizzate contemporaneamente allo sviluppo edilizio».

Sindaco e vicesindaco hanno di nuovo rassicurato che «tutti gli interventi previsti dall'accordo di programma saranno realizzati» e che i fondi messi subito a disposizione dalla Regione (otto milioni e 400 mila euro, di cui un milione e mezzo per il Grand e un milione e mezzo per il sopralzo dell'istituto ) consentiranno di accelerare gli interventi. La destinazione di tali fondi «era obbligata dai progetti che potevano partire subito, dato che il finanziamento va speso entro fine anno».

Il progetto prevede l'allargamento della strada che porta alla Vetta (dal tunnel sotto la funicolare fino alla frazione). Ex novo, invece, sarà la strada che collegherà Aplecchio e Paradiso (in questa zona è previsto anche il nuovo centro residenziale di Percassi). Contemporaneamente saranno realizzati o potenziati acquedotto, fognature e rete del metano mentre linee Telecom ed Enel saranno interrate. Il progetto è passato coi soli voti della maggioranza. Ora si dovrà passare al progetto definitivo ed esecutivo, quindi, si potrà partire con l'appalto.

L'Eco di Bergamo