50^ edizioni delle Olimpiadi scolastiche di Valtorta
Senza categoria Articolo letto da 491 utenti - Pubblicato il 27 Maggio 2013Valtorta – C'era stato un gran lavoro protrattosi per alcuni mesi per la preparazione del cinquantenario delle Olimpiadi scolastiche di Valtorta che si sarebbero perciò dovute svolgere in gran spolvero, e fino a sabato giorno della vigilia della manifestazione si era temuto il peggio. Per il maltempo ovviamente, e tutti a mettere in dubbio lo svolgimento. Tutti tranne il sindaco di Valtorta e gran regista dell'evento Piero busi, “l'uomo che crede nella Provvidenza” che poi ha avuto ragione. Ed ecco infatti, già nel pomeriggio di sabato una prima apertura del cielo e quindi domenica una splendida giornata di sole pur con il clima reso frizzante dalla brezza spirante dal Pizzo dei Tre Signori e dalle montagne che gli sono circostanti ancora ammantate di neve fresca. Ecco così pienamente appagato il lavoro di preparazione della manifestazione,con la Conca dei Piani preparata come non era mai avvenuto in passato per la giornata, appunto perché si sarebbe trattato di un momento importantissimo da celebrare in pompa magna.
Si è cominciato dunque nella prima serata di sabato con l'arrivo ai Piani della Staffetta –organizzata dall'Atletica Valle Brembana- con la fiaccola olimpica che partendo da Piazza Vecchia in Città alta a Bergamo e transitando nei paesi della Valle Brembana ha raggiunto Valtorta. A seguire il saluto ai numerosi presenti in folto gruppo e tra loro numerosi rappresentanti dei comuni vallari del sindaco Piero Busi e quindi l'inaugurazione di tre opere –in pietra di Elio Rota di San Giovanni Bianco, in ferro degli studenti della Scuola d'Arte Fantoni di Bergamo, in legno di Mario Midali di isola di fondra- ispirate all'ideale olimpico,
A concludere la giornata una serata gastronomico/musicale intervallata da uno spettacolo pirotecnico. Una gradevolissima giornata di primavera ha poi accolto domenica mattina le scolaresche arrivate da tutta la provincia e migliaia di accompagnatori ed escursionisti, ed hanno avuto inizio i giochi sottolineati dall'entusiasmo degli spettatori:le gare di atletica in mattinata, le finali dei tornei di calcio e pallavolo nel pomeriggio, e nell'intervallo del mezzogiorno le prime premiazioni e la lettura dei messaggi di augurio pervenuti dalla Segreteria di Stato del Vaticano a nome di Papa Francesco e di mons. Carlo mazza vescovo di Fidenza, nonché la consegna di una pergamena per cinquant'anni di regia delle Olimpiadi al sindaco Piero Busi ed una targa al suo stretto collaboratore Giambattista Busi. Per tutti i ragazzi partecipanti ai giochi,a fine giornata, una medaglia di ricordo del cinquantenario ed un oggetto. E tutti hanno lasciato i Piani quasi a malincuore perché la meteorologia continuata ad essere benigna, induceva a ritardare la partenza verso casa, con nel cuore un momento vissuto quantomai intensamente e da ricordare a lungo, tutti concordi nell'accogliere l'arrivederci al prossimo anno e ad essere partecipi della cinquantunesima edizione dei giochi espresso da Piero Busi. Perché la storia delle Olimpiadi è tut'altro che conclusa. Superata la soglia delle cinquanta edizioni, si riprenderà il cammino che dovrà continuare ancora a lungo.
Le immagini delle Olimpiadi Scolastiche edizione 2013
Sergio Tiraboschi
Hotel, Alberghi e Appartamenti Valtorta – Fotografie Valtorta
Escursioni – Manifestazioni – Sciare a Valtorta Piani di Bobbio – Cartoline antiche
Una risposta a “50^ edizioni delle Olimpiadi scolastiche di Valtorta”
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Inserito il 27 Maggio 2013 alle ore 20:38 GMT+0100
Di PIERO BUSI si sentirà parlare a lungo negli anni,e fra cento anni a venire,quando non sarà (ahimè) più in vita, perchè contrariamente ad alcuni miei vecchi amici,(che di questa PERSONA non hanno mai capito un tubo),Egli ha dimostrato e tuttora lo dimostra, l’alta visione verso il futuro, creando alte strutture per la sua valle…che lo faranno vivere per sempre nella sua “gente” nei grandi personaggi della storia di sempre.
Spesso non ci meritiamo ciò che abbiamo,perchè a volte siamo solo capaci di criticare CHI QUALCOSA FA, invece di guardare se noi siamo in grado di fare qualcosa per gli altri.