Piste da sci su area privata, apertura a rischio
Senza categoria Articolo letto da 2.227 utenti - Pubblicato il 9 Novembre 2009
Il tracciato che dal Colle di Zambla arriva al Pian della Palla – 13 chilometri di piste tra le più belle e frequentate in Lombardia – rischia per questa stagione di restare impraticabile. Alla base c'è lo scontro tra il Comune di Oltre il Colle, proprietario di buona parte del tracciato sciabile e un privato, Consuelo bonaldi di Zambla Alta, che ha la proprietà di alcuni tratti di pista, in particolare all'inizio del percorso (per la maggior parte in territorio di Oltre il Colle e quindi Oneta) e in località Pian della Mussa (territorio di serina).
L'utilizzo della proprietà di Bonaldi da parte dei Comuni come pista di fondo, è regolato da una convenzione sottoscritta nel 1998. Convenzione, secondo Bonaldi, non rispettata dal Comune di Oltre il Colle. Da qui l'invito del privato ad adempiere a quanto previsto da quell'accordo entro il 24 novembre. «In mancanza di interventi – scrive Bonaldi – non concederò l'utilizzo delle aree di mia proprietà». Lo stesso Bonaldi, quindi, ha invitato l'associazione «Fancy mountain», gestore del tracciato di fondo e dello skilift alla Conca dell'Alben (in virtù di una convenzione coi Comuni di Oltre il Colle e Serina) a «non intraprendere alcun lavoro di preparazione delle piste» sulle sue aree.
Il problema, peraltro, si trascina da tempo: nel 2002 il Comune di Oltre il Colle, guidato da Paolo Maurizio, decise l'acquisizione delle aree di proprietà di Bonaldi, ma la successiva Amministrazione revocò la delibera. «Negli ultimi anni – spiega Bonaldi – il Comune ha allargato la strada usata come pista da sci su mia proprietà, in alcuni punti anche da cinque a dieci metri. Inoltre le recinzioni del campo sportivo sul Colle di Zambla, base di partenza della pista da sci, sono state danneggiate. Il degrado è pericoloso e comporta responsabilità di cui io, come proprietario dell'area, non posso farmi carico. Ci si era accordati anche sull'acquisizione delle aree da parte del Comune, ma non si è arrivati mai a nulla». Secondo Bonaldi, inoltre, la convenzione che regola l'utilizzo delle sue aree da parte del Comune sarebbe stata «disattesa in più punti»: il privato ricorda tra gli impegni la «manutenzione, la segnaletica, la pulizia della pista e delle aree circostanti, il divieto di transito di moto e altri mezzi motorizzati».
Replica il sindaco di Oltre il Colle Rosanna Manenti: «La questione è complessa e ci vuole tempo per risolverla. Non esiste solo il problema di Bonaldi e io devo interessarmi alla comunità: ci sto lavorando da tempo. Per quanto riguarda la convenzione non mi sembra che sia stata disattesa. E la strada era già stata allargata prima che io fossi eletta sindaco. Stiamo poi valutando l'acquisizione da parte del Comune delle sue aree: ma non abbiamo soldi da buttare e compreremo solo quello che è di interesse della comunità». «Per quanto riguarda le piste – continua il sindaco – “Fancy mountain” dovrà rispettare la convenzione col Comune e aprire i tracciati. L'associazione (che gestisce anche il Parco avventura su terreno ancora di Bonaldi, ndr) è già stata pagata». «Purtroppo siamo in mezzo ai litiganti – replica la guida alpina Mattia cavagna di “Fancy mountain” –. Ma se il proprietario di parte della pista ci dice che non possiamo usarla non possiamo fare diversamente».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
LA PISTA DI FONDO DI ZAMBLA ALTA
3 Risposta a “Piste da sci su area privata, apertura a rischio”
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Inserito il 9 Novembre 2009 alle ore 21:42 GMT+0100
Cose da pazzi…
Inserito il 10 Novembre 2009 alle ore 00:26 GMT+0100
Siamo a pochi giorni dall’inizio della stagione e solo ora ci si accorge di essersi dimenticati di un problema che poteva essere risolto qualche mese fà!Contenzioso o no, la meravigliosa pista di sci nordico deve essere aperta!
Inserito il 11 Novembre 2009 alle ore 10:13 GMT+0100
Frequento quasi soltanto la pista di fondo di Zambla da quando è stata ampliata, ritenendola molto più bella di quella della Valle di Scalve, per cui sono un pò arrabbiata e un pò addolorata. Ho visto quante persone e quanti giovani si appassionano a questo sport anche faticoso. La pista di fondo dà anche lavoro ai giovani istruttori della valle. Perchè lasciare andare in “malora” tutto questo? Spero che si faccia uno sforzo comune per risolvere la questione perchè Zambla è famosa soprattutto per la pista di fondo. Grazie dell’ospitalità