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– Il sindaco: «Lavoriamo per una soluzione, ma ci vuole tempo». Resterebbero inutilizzabili gli anelli di fondo e lo skilift dell'Alben. Contenzioso tra Comune di Oltre il Colle e un proprietario: «Accordi non rispettati, non concedo più il passaggio». «Se entro il 15 novembre il contenzioso tra Comune e privato non sarà risolto noi non apriremo le piste di sci di fondo e lo skilift alla Conca dell'Alben».  L'ultimatum dell'associazione «Fancy mountain» all'Amministrazione comunale di Oltre il Colle sembra essere categorico.

Il tracciato che dal Colle di arriva al Pian della Palla – 13 chilometri di piste tra le più belle e frequentate in Lombardia – rischia per questa stagione di restare impraticabile. Alla base c'è lo scontro tra il Comune di Oltre il Colle, proprietario di buona parte del tracciato sciabile e un privato, Consuelo Bonaldi di Zambla Alta, che ha la proprietà di alcuni tratti di pista, in particolare all'inizio del percorso (per la maggior parte in territorio di Oltre il Colle e quindi Oneta) e in località Pian della Mussa (territorio di ).

L'utilizzo della proprietà di Bonaldi da parte dei Comuni come pista di fondo, è regolato da una convenzione sottoscritta nel 1998. Convenzione, secondo Bonaldi, non rispettata dal Comune di Oltre il Colle. Da qui l'invito del privato ad adempiere a quanto previsto da quell'accordo entro il 24 novembre. «In mancanza di interventi – scrive Bonaldi – non concederò l'utilizzo delle aree di mia proprietà». Lo stesso Bonaldi, quindi, ha invitato l'associazione «Fancy mountain», gestore del tracciato di fondo e dello skilift alla Conca dell'Alben (in virtù di una convenzione coi Comuni di Oltre il Colle e Serina) a «non intraprendere alcun lavoro di preparazione delle piste» sulle sue aree.

Il problema, peraltro, si trascina da tempo: nel 2002 il Comune di Oltre il Colle, guidato da Paolo Maurizio, decise l'acquisizione delle aree di proprietà di Bonaldi, ma la successiva Amministrazione revocò la delibera. «Negli ultimi anni – spiega Bonaldi – il Comune ha allargato la strada usata come pista da sci su mia proprietà, in alcuni punti anche da cinque a dieci metri. Inoltre le recinzioni del sul Colle di Zambla, base di partenza della pista da sci, sono state danneggiate. Il degrado è pericoloso e comporta responsabilità di cui io, come proprietario dell'area, non posso farmi carico. Ci si era accordati anche sull'acquisizione delle aree da parte del Comune, ma non si è arrivati mai a nulla». Secondo Bonaldi, inoltre, la convenzione che regola l'utilizzo delle sue aree da parte del Comune sarebbe stata «disattesa in più punti»: il privato ricorda tra gli impegni la «manutenzione, la segnaletica, la pulizia della pista e delle aree circostanti, il divieto di transito di moto e altri mezzi motorizzati».

Replica il sindaco di Oltre il Colle Rosanna Manenti: «La questione è complessa e ci vuole tempo per risolverla. Non esiste solo il problema di Bonaldi e io devo interessarmi alla comunità: ci sto lavorando da tempo. Per quanto riguarda la convenzione non mi sembra che sia stata disattesa. E la strada era già stata allargata prima che io fossi eletta sindaco. Stiamo poi valutando l'acquisizione da parte del Comune delle sue aree: ma non abbiamo soldi da buttare e compreremo solo quello che è di interesse della comunità». «Per quanto riguarda le piste – continua il sindaco – “Fancy mountain” dovrà rispettare la convenzione col Comune e aprire i tracciati. L'associazione (che gestisce anche il Parco avventura su terreno ancora di Bonaldi, ndr) è già stata pagata». «Purtroppo siamo in mezzo ai litiganti – replica la guida alpina Mattia di “Fancy mountain” –. Ma se il proprietario di parte della pista ci dice che non possiamo usarla non possiamo fare diversamente».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo

LA PISTA DI FONDO DI ZAMBLA ALTA