Alla Fiera di Branzi gli alpeggi si guardano dall’elicottero
Senza categoria Articolo letto da 2.121 utenti - Pubblicato il 20 Settembre 2008Della Fiera di Branzi si ha notizia già nel Settecento: era l'occasione, alla fine del periodo dell'alpeggio, per comprare e vendere formaggi e bestiame. Da quattro anni, da quando è stata costituita l'Associazione Fiera di San Matteo, la tre giorni di fine settembre ha allargato i suoi orizzonti e vuole sempre più rappresentare un'occasione per valorizzare cultura, turismo ed enogastronomia dell'alta valle Brembana.
Da venerdì 26 a domenica 28 settembre, nell'area del campo sportivo di via Cagnoli, sarà tutto un susseguirsi di eventi. «Speriamo di superare le tremila presenze che abbiamo registrato lo scorso anno – afferma Francesco Maroni, giovane e dinamico presidente dell'Associazione Fiera San Matteo –, anche perché abbiamo introdotto diverse novità: la possibilità di un giro in elicottero sugli alpeggi, un concorso fotografico, una cena di gala a scopo benefico e un'asta di formaggi (il ricavato andrà alla associazione per la ricerca sulle malattie rare), un convegno sulle donne in agricoltura, degustazioni gratuite di formaggi guidate da esperti Onaf, lezioni di cucina dello chef Chicco Coria e altro ancora».
Non mancherà ovviamente la parte più tecnica legata alle origini mercantili della fiera. Nella giornata di venerdì un workshop farà incontrare produttori e operatori turistici locali con tour operator e buyer del settore agroalimentare. Nella giornata di sabato si svolgeranno i vari concorsi: migliori formaggi, migliori fotografie, migliori lavori scolastici. Domenica un incontro tecnico tra produttori e alpeggiatori. Sempre domenica saranno premiati il miglior capo di bestiame presentato e i vincitori della gara di mungitura. Per la manifestazione sono stati predisposti dei voucher per accedere a prezzi convenzionati agli alberghi della zona e partecipare alle iniziative della fiera. Informazioni dettagliate su www.fierasanmatteo.it, 348.2313737.
«La fiera diventa sempre più occasione per promuovere il territorio – afferma Demetrio Cerea, presidente Consorzio formai de mut dop – e aspettiamo in valle visitatori da tutta la Lombardia. Per incoraggiare i giovani che vogliono rimanere in valle a lavorare e sostenere il sacrificio di tanti produttori bisogna che si passi dalle parole ai fatti: le casere rimangono aperte per le visite, ma anche per gli acquisti».
Roberto Vitali – L'Eco di bergamo
Hotel, Alberghi e Appartamenti Branzi – Fotografie Branzi
3 Risposta a “Alla Fiera di Branzi gli alpeggi si guardano dall’elicottero”
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Inserito il 20 Settembre 2008 alle ore 06:29 GMT+0100
Meraviglioso, dal titolo sembra rientrato il “Dictat Bulgaro del Parco delle Orobie Bergamasche”, che vieta il sorvolo su tutta l’area del Parco dove è stato avvistato e monitorato l’Orso JJ5. Nei giorni scorsi i piloti di elicottero che giornalmente lavorano in Alta Valle Brembana hanno redatto con dovizia i rispettivi piani di volo prima e dopo i sorvoli dei boschi e apeggi brembani. La forestale e alti enti preposti al traffico areonautico stanno facendo rispettare l’Ordinanza del arco con le proviste deroghe per soccorso emergenza……
Inserito il 20 Settembre 2008 alle ore 20:36 GMT+0100
Devo fare i miei complimenti a Francesco Maroni perchè il programma di quest’anno è veramente ricco e interessante. Sono certa del successo che questa manifestazione riscuoterà
e che il numero dei partecipanti salirà alle stelle.
Buona Fiera di S.Matteo!
Inserito il 30 Settembre 2008 alle ore 00:12 GMT+0100
Premetto che sono un fan della Fiera di San Matteo che frequento con regolarità da quando ha (ri)aperto i battenti. In realtà però l’organizzazione dei giri in elicotteroo è stata, a voler davvero essere generosi, scadente. Era necessario fare un biglietto allo stand e poi spostarsi per circa 1km allo spiazzo della Gardata dove un pilota ed un altro rappresentante della EliWork, inviperiti per il basso numero di persone presenti, minacciavano di “non accendere neanche l’elicottero”. Raggiunto il numero di 10 persone sono stati effettuati due voli da 3 minuti e 50 secondi l’uno. Voli brevissimi dunque a dispetto dei 10 minuti dichiarati e certamente non per ammirare gli alpeggi. Partenza dalla Gardata, salita, giro su Carona e rapida discesa nuovamente alla Gardata. A questo punto i due dell’Eliwork hanno preso l’elicottero e sono tornati a casa lasciando con un palmo di naso un’altra decina di persone munite di biglietto che dopo un’ora e mezza hanno deciso di tornare a cercare di farsi rimborsare il costo del biglietto (35 euro per 230 secondi di volo). Meglio non organizzarle le cose per farle così, facendo rimanere male le persone e generando gran nervosismo in chi si sente preso per i fondelli.