Capriolo La consistenza potenziale di questo cervide nel nostro comprensorio è stata stimata entro valori compresi tra 3.600 e 2.800 (Tosi e Moroni) capi. La consistenza accertata tramite i censimenti dello scorso anno, ci ha confermato la presenza di 2300 caprioli. Negli ultimi anni la popolazione censita si è allontanata dalla capacità portante del territorio, con una contrazione rilevata un po' ovunque sull'intero arco alpino. Le cause potranno essere oggetto di uno specifico dibattito. Nel Comprensorio alpino Valle , il trend negativo sembra però essersi interrotto e dal territorio emergono segnali di una leggera inversione di tendenza. Lo stato sanitario generale appare buono, anche se i pesi medi sembrano essere ancora piuttosto bassi, seppur rapportabili ad altre realtà alpine simili alla nostra.

Si rilevano più contenute, rispetto agli anni scorsi, le infestazioni di zecche e pidocchi. Permangono segnali localizzati di mortalità invernale e primaverile, riscontrati anche dagli agenti di vigilanza. Molto interessante al proposito è il rapporto sui ritrovamenti per mortalità, redatto dal Corpo di Polizia provinciale, che sarà oggetto di un articolo sul prossimo numero della nostra rivista “Caccia in Valle Brembana”. A fronte di un piano di prelievo autorizzato di 207 capi risultano prelevati 177 esemplari corrispondenti all'85,51% del P.A.

Per la prima volta viene registrato, negli abbattimenti, il sorpasso di prelievo delle femmine sui maschi (89F e 88M). Risulta così mantenuta la proporzione tra i sessi che esiste in natura e in generale anche la struttura naturale delle classi d'età. Rimangono comunque sul tappeto numerose incognite riguardanti l'andamento demografico di questo piccolo cervide.

L'incremento del si può valutare, grosso modo, sul 30% delle popolazioni censite in primavera. Togliendo il prelievo venatorio operato dai cacciatori di selezione, attestato intorno al 10% circa della popolazione, occorre chiedersi dove finisca almeno un 20% d'incremento annuo che non viene riscontrato nei censimenti dell'anno successivo. La buona densità presente nel settore 1 suggerisce l'opportunità di continuare nella distribuzione differenziata del piano di prelievo fra e caprioli, in particolar modo in questo settore.

Relazione tecnica stagione venatoria 2007 – Comprensorio alpino Valle Brembana

 Dal Forum della Fauna Selvatica delle Alpi e Prealpi Orobie