Servizi e strade col tesoretto dei fiumi
Senza categoria Articolo letto da 242 utenti - Pubblicato il 3 Aprile 2013valle Brembana – Nuove strade, servizi di assistenza sociale, ristrutturazioni e attività di promozione del territorio. Spaziano a 360 gradi le iniziative sostenute e finanziate attraverso i fondi del Bim, il Consorzio del Bacino imbrifero montano del lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio. L'ente gestisce, in nome e per conto dei Comuni che ne fanno parte (sono 124 in provincia di bergamo), il «tesoretto» costituito dai sovraccanoni che i concessionari di grandi derivazioni d'acqua (per esempio Enel) sono tenuti a versare al territorio. «Patrimonio – dice il presidente del Bim, carlo personeni – che non può e non deve essere destinato ad altri che non siano Comuni ed enti che fanno parte del Consorzio stesso».
Assemblea coi sindaci
Un quadro dell'utilizzo di queste risorse e dell'attività del Consorzio lo si è tracciato in occasione dell'ultima assemblea, che ha approvato quasi all'unanimità la relazione illustrata dal presidente, il bilancio consuntivo 2012 e preventivo 2013. «In questi momenti difficili di crisi, per i Comuni, soprattutto montani, e per le comunità montane è importante poter contare sul Bim – ha sottolineato Personeni di fronte a più di ottanta sindaci o loro delegati –. Sempre nella logica di sostenere i Comuni, in futuro verranno studiate e promosse nuove e più efficaci soluzioni, per esempio fondi e bandi per determinare indirizzi di impiego, priorità e quote di finanziamento nei vari settori, dalla viabilità alle strutture scolastiche e sportive, dal risparmio energetico per gli edifici pubblici al sostegno alle attività produttive».
Prestiti a tasso zero
Nella relazione sono stati evidenziati anche i finanziamenti a fondo perduto erogati nel 2012 alle Comunità montane bergamasche e ai Comuni rivieraschi: 575.000 euro per realizzare numerose opere. Tra queste figurano la ristrutturazione delle camere del centro sociale Don Palla, in Valle Brembana, la strada ambria-Camanghè, il sostegno alle attività promozionali di «Promoserio» e al Parco archeologico di Parre, i servizi di assistenza sociale in Comuni lungo il Serio, il cofinanziamento della realizzazione della piscina a Sant'Omobono Terme, interventi straordinari nei paesi della Valle San Martino. Inoltre, sempre nel 2012 sono stati erogati mutui con rimborso a tasso zero per 3,6 milioni di euro, anche questi a sostegno di opere e infrastrutture da realizzare in una quarantina di Comuni della provincia. Tra questi citiamo a valleve la strada di Cambrembo, le piste ciclopedonali di Valbondione, Gandellino, Gandino, a Cusio il recupero di alpeggi, a Oltressenda e Branzi l'acquisto delle lavagne interattive, a Rota Imagna il rifacimento del tetto della chiesa di Rota Dentro, ad Almenno San Salvatore l'adeguamento della casa di riposo «Rota». Un altro importante investimento è l'erogazione di 73.700 euro per le 236 borse di studio a studenti delle scuole superiori.
«Linfa vitale»
Sempre il presidente Personeni ha comunicato che i sovraccanoni idroelettrici sono estesi, con decorrenza 1° gennaio del 2013, a tutti gli impianti di produzione di energia idroelettrica superiori a 220 Kw, le cui opere di presa ricadono in tutto in parte nei territori dei Comuni compresi nei bacini imbriferi montani. Il maggior introito per il Bim è calcolato in 1,4 milioni di euro. Nel dibattito sono intervenuti diversi sindaci e amministratori. n«I finanziamenti del Bim – chiosa Roberto Facchinetti, presidente della Comunità montana valle imagna – alle nostre Comunità montane, di questi tempi, sono linfa vitale, per farle funzionare e per gli investimenti.
Remo Traina – L'Eco di Bergamo
Una risposta a “Servizi e strade col tesoretto dei fiumi”
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Inserito il 3 Aprile 2013 alle ore 18:40 GMT+0100
Piu’ che nuove strade sarebbe prioritario tenere in uno stato decente le strade gia’ esistenti: buche non tappate, muretti laterali o parapetti metallici inesistenti o in stato pietoso, sassi che rotolano sulla carreggiata, alberi anche grossi a strapiombo sulla sede stradale ( vedi zona galleria Moio de Calvi ). Nei mesi scorsi abbiamo avuto avvisaglie di cosa puo’ capitare, ora aspettiamo cha capiti il peggio. Forse e’ opportuno che prima di pensare a nuove strade si pensi a quelle vecchie.