Piazzatorre nella bufera “Pignoriamo la seggiovia”
Senza categoria Articolo letto da 1.086 utenti - Pubblicato il 5 Dicembre 2012Piazzatorre – «Dopo aver atteso due anni il pagamento ora il tempo è scaduto. Abbiamo chiesto e ottenuto il pignoramento della seggiovia». A parlare è Aldo Magnati, titolare dell'impresa edile che due anni fa realizzò, insieme all'impresa Salvini di piazza brembana, lo skiweg di collegamento tra i demani di Torcola vaga e Torcola Soliva, a piazzatorre. Oggi l'impresa non è stata ancora completamente pagata. A complicare la situazione degli impianti di risalita di Piazzatorre ci sono così anche le difficoltà finanziarie di «Alta Quota», la società proprietaria che solo pochi anni fa si era presentata nella stazione sciistica portando sogni milionari di rilancio.
Due stagioni fa, proprio «Alta Quota», amministrata dall'imprenditore Marco Vigani, fece realizzare lo skiweg (peraltro finanziato recentemente dalla Regione) di collegamento tra i demani sciabili di torcola vaga e Torcola Soliva, regalando al paese, dopo anni di attesa, un comprensorio finalmente unificato. Ma oggi, quei lavori, causa le difficoltà finanziarie di «Alta Quota», non sono ancora stati pagati completamente (secondo «Alta Quota» non furono eseguiti a regola d'arte e c'è una causa in corso). Nel 2011 fu l'impresa Salvini a pignorare la seggiovia «Gremei 2». Finché riuscì ad ottenere parte di quanto dovuto, con la revoca dell'esproprio. Oggi, a poche ore dal fallimento delle trattative del Comune per riaprire le seggiovie, l'operazione si ripete con l'altra impresa creditrice, la Magnati di Ponteranica. «Abbiamo ricevuto solo diecimila euro a inizio lavori – spiega Aldo Magnati – e ci mancano circa 150 mila euro. Abbiamo atteso due anni, sperando almeno in una proposta di “Alta Quota”, invece nessuno si è mai fatto sentire. A questo punto non ci è rimasto altro che chiedere il pignoramento. Loro hanno fatto ricorso ma il giudice lo ha respinto. A breve saranno posti i sigilli». Il previsto esproprio arriva a pochi giorni dal fallimento della trattativa del Comune per riaprire le seggiovie. Dopo l'accordo per un affitto di sei anni con la proprietà e con il previsto gestore (la società «Piazzatorre ski area») il castello di carte costruito dal sindaco Michele Arioli è franato di fronte al diniego del proprietario delle aree di partenza degli impianti, contrario a un affitto di sei anni e disponibile solo a un affitto annuale (eventualmente prorogabile). «Siamo i primi a volere le seggiovie aperte – spiega Giovanni Bianchi, proprietario delle aree di partenza delle seggiovie, titolare dell'albergo Pinete e del palaghiaccio, proprio di fronte agli impianti –. Ma la situazione finanziaria della proprietà non è certo felice. Volevamo delle garanzie, anche su chi avrebbe gestito. Non possiamo essere visti come il capro espiatorio della chiusura della stazione».
«C'erano tutte le garanzie»
«Avrebbero avuto tutte le garanzie che può dare un ente pubblico come il Comune – replica il sindaco Michele Arioli –. Loro non avrebbero rischiato nulla, avrebbero preso l'affitto per sei anni. Il nostro progetto era e resta chiaro, quello dell'apertura degli impianti di risalita e, in prospettiva, l'acquisto. I sei anni di affitto avrebbero garantito possibilità di programmazione al futuro gestore, già individuato. Per legge, non possiamo prendere in affitto per sei anni gli impianti su un'area che abbiamo in gestione solo un anno. E, forse, il prossimo anno, per legge e causa patto di stabilità, non potremo neppure più prendere in affitto nulla. Questo è stato l'affossamento dell'ultima possibilità». «L'eventuale pignoramento della seggiovia – prosegue il sindaco – sarebbe stato sicuramente un ulteriore problema, ma con gli accordi firmati saremmo già stati a buon punto. Come lo scorso anno avremmo potuto fare istanza al giudice di utilizzo della seggiovia pignorata, dietro pagamento». Intanto il paese s'interroga sul futuro. Dice Gaetano Bonetti, albergatore e consigliere di maggioranza: «Tutto era a posto per aprire e garantire una continuità di sei anni. Peccato aver mandato tutto a monte per un cavillo. Ora il paese è veramente in ginocchio».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
9 Risposta a “Piazzatorre nella bufera “Pignoriamo la seggiovia””
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Inserito il 6 Dicembre 2012 alle ore 09:49 GMT+0100
E’ una vergogna che per l’interesse smodato di qualche privato si faccia morire una paese.
Inserito il 7 Dicembre 2012 alle ore 10:03 GMT+0100
E la cosa più brutta è che siano stati spesi soldi pubblici provenineti dalla Regione per poi mandare tutto in malora e far guadagnare solo qualcuno a scapito della collettività…un po come a San Pellegrino…
Inserito il 9 Dicembre 2012 alle ore 14:43 GMT+0100
Inutile usare aggettivi; ho la seconda casa a Piazzatorre e se desidero sciare , dopo aver pagato un salato IMU penso di meritarmelo, devo andare da altre parti ! Ridicolo pensare di affittare e vendere è quasi impossibile.
Paese morto
Silvia
Inserito il 10 Dicembre 2012 alle ore 21:10 GMT+0100
Silvia,
la penso come te, l’aver comprato la seconda casa, magari nei pressi degli impianti, soprattutto per sciare, il dover pagare una mazzata di Imu e in cambio doversi fare parecchi km per sciare ha davvero dell’assurdo.
Hai anche ragione a dire che affittare o vendere, al di la del momento di crisi, è vera utopia: nessuno vorrà più aver a che fare con Piazzatorre. Noi proprietari di seconde case restiamo con un pugno di mosche, cornuti e mazziati che dobbiamo pagare per una casa in un paese inutile che non ci garantisce il minimo servizio.
Onde evitare che il rogito di acquisto diventi carta straccia a tutti gli effetti, è importante che il comune faccia molto di più di quanto ha fatto finora per valorizzare il periodo estivo e per l’inverno si attrezzi in qualche modo per offrire un minimo di servizi. Certo è che lo sci non ce lo restituisce più nessuno.
Inserito il 17 Dicembre 2012 alle ore 11:19 GMT+0100
Mi aggrego alla lamentele dei proprietari delle seconde case di Piazzatorre. Abbiamo contribuito con una aliquota IMU fra le più alte possibili in un comune dove la maggior parte dele abitazioni, sono seconde case. Ma come proprietari non residenti non abbiamo alcun titolo a partecipare alla vita politica e decisionale della comunità e siamo costretti a subire una gestione, che non solo mette il ginocchio l’intero comprensorio, ma penalizza tutti noi. Se non vogliamo ancora subire passivamente, potrebbe essere utile, se non necessario coordinarci per essere portavoci dei diritti anche dei proprietari delle seconde case, nella speranza anche di poter contribuire non solo con pesanti tasse, ma con idee e proposte. C’è qualcuno che vuole iniziare questa avvantura ?
Inserito il 12 Marzo 2013 alle ore 22:07 GMT+0100
Paese senza buona volontà, se Alta Quota non provvede a pagare le spese per gli impianti questa, purtroppo, sarà la definitiva morte degli impianti a Piazzatorre.
Ho anche sentito parlare male del piccolo paesino.
Il dialogo è nel commento successivo.
Inserito il 12 Marzo 2013 alle ore 22:13 GMT+0100
Ero in seggiovia a Bobbio durante l’inverno 2012/2013.
Ragazzo: sai sono stato l’anno scorso a un piccolo paesino con un nome strano, si chiamava Piazzatorre, è probabile che abbia nevicato solo quell’anno, il comprensorio non era male, però mancava quasi tutto: un solo bar che è sempre pieno di gente, tempi di attesa troppo lunghi e scarsa gentilezza.
Ragazza: anche io sono stata lì ma due o tre anni fa, era piccolissimo solo tre piste di cui una quasi sempre chiusa, una schifezza, non vorrei più tornare
Ragazzo: neanche io, e poi penso che gli impianti non abbiano aperto perchè non c’erano soldi.
La discussione è continuata ma non ho potuto ascoltarli perchè eravamo scesi dalla seggiovia.
Inserito il 13 Marzo 2013 alle ore 10:56 GMT+0100
Niente di strano…la ragazza avrà sciato in un anno che funzionava solo Vaga con magari il Bosco chiuso;
Il ragazzo invece col comprensorio unito,infatti si lascia andare un ..non è male..
Sel nome strano penso che Valtorta sia peggio..e probabilmente i ragazzi ignorano il fatto che a Piazzatorre si sciava già 60 anni fà quando ai PdB/Valtorta c’erano solo pascoli.
Inserito il 14 Marzo 2013 alle ore 12:10 GMT+0100
Ed adesso, a meno di un miracolo, rischiamo la situazione opposta: a Piazzatorre solo pascoli e Valtorta piena di sciatori! Gente svegliaaaaaaaa!!!!!!!