Zogno – La presentazione di un nuovo studio sulla figura di Bortolo Belotti, programmata dall'assessorato alla Cultura, sarà l'occasione voluta dal per far partecipe la cittadinanza dei lavori di recupero del parco comunale di Villa Belotti, dimora dello storico, statista (fu ministro 'Industria), poeta e antifascista costretto all'esilio. Precisa l'assessore alla Cultura Angelo Curnis: «La villa è posta nel cuore dell'abitato antico. L'edificio , che fu dimora amatissima da Belotti, e il parco di circa 5.000 metri quadrati sul quale si affaccia (tranne il piano superiore rimasto di proprietà della famiglia Belotti, ndr), furono acquisiti nel 1981 dal Comune, che vi installò la biblioteca.

Belotti era entrato in possesso del complesso nel primo decennio del ‘900. Ci aveva posto mano per renderlo aderente ai suoi raffinati gusti estetici trasformandolo in una casa signorile. Quindi organizzò in parco quello che fino ad allora era stato uno spazio agricolo». «Oggi, nel parco – prosegue Curnis – spiccano un monumentale cedro del Libano, un giardino di pietra con sedili e divanetti nel quale Belotti incontrava i suoi illustri ospiti e una serie di busti di 11 grandi bergamaschi, opera dello scultore Nino Galizzi. In questo parco si è fatta la storia, per cui il recupero può essere considerato di alto significato culturale e artistico».

Nei dettagli: i restauratori Mariangela Giupponi e Jenny Mattarese hanno lavorato su busti, e monumentali scalinate di accesso al parco, riportando tutto all'antico splendore. Domani, alle 15,30, si terrà la presentazione dei lavori di restauro e del volume intitolato «Confinati dal Duce» di Ivano Sonzogni, storico e ricercatore. Ci sarà un intermezzo musicale col violinista Christian Joseph Saccon. Concluderà un buffet.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di