Nasce a Zogno un itinerario di architettura religiosa tra le chiese di San Bernardino, San Sebastiano, San Cipriano, e ancora della Natività di Maria Vergine, della Madonna di Lourdes e altre. Osserva Angelo Curnis, assessore alla Cultura del Comune di Zogno: «Sul nostro territorio sono presenti 17 chiesette collocate nelle frazioni del paese, ciascuna con una sua festa che viene ogni anno celebrata dai contradaioli. Parliamo di chiese che vengono regolarmente utilizzate e non soltanto in occasione delle feste dei patroni. Ben 17, di cui otto dedicate ai santi e nove alla Vergine. È un patrimonio di architettura religiosa di rilevante significato storico e culturale oltre che, ovviamente, artistico. Patrimonio che completa quello più vasto comprendendo le chiese parrocchiali e le santelle, anch’esse numerose. Ciascuna ha una propria storia devozionale custodendo alcune importanti opere d’arte pittorica, meritevoli di essere conosciute oltre che dalla comunità locale, dai turisti e dai cultori della storia della valle». La più antica di queste costruzioni è la chiesa di San Bernardino, risalente al 1400 e collocata nell’omonima frazione che sta a ridosso della strada provinciale, alla periferia di valle del paese. Le altre si collocano nei secoli seguenti, la più recente è quella del Derò, verso San Pellegrino, costruita in sostituzione di quella settecentesca distrutta dall’alluvione del 1987 e presso la quale sgorgava una fonte dall’acqua ritenuta miracolosa.
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