Richieste doppie rispetto alle necessità: fino a due anni fa il personale mancava. Il sindaco: «È il segno della crisi, ma anche della fiducia verso il comprensorio». È già coda alle seggiovie del comprensorio sciistico di Bremboski, a Foppolo, Carona e San Simone. Ma non è per fare una sciata dal Montebello o dal Valgussera – seppure le previsioni meteo diano neve da domani pomeriggio – bensì per trovare un posto di lavoro. «È il segno della crisi economica, sicuramente – dice il sindaco di Foppolo Beppe Berera – visto che alcune delle richieste arrivano anche da quarantenni e cinquantenni, probabilmente alle prese con disoccupazione o cassa integrazione. Ma i tanti curriculum arrivati ai nostri uffici sono il segno anche della rinnovata fiducia verso il settore dello sci e del nostro comprensorio. Fino a due o tre anni fa avevamo parecchie difficoltà a reperire il personale per gli impianti: tra le stazioni di Foppolo, Carona e San Simone, alle biglietterie e alle seggiovie, abbiamo bisogno di una sessantina di addetti. E difficilmente, all’inizio della stagione, riuscivamo a partire con il personale al completo. Eravamo sempre sottodimensionati rispetto alle esigenze, proprio perché non si riusciva a trovare addetti. C’era sfiducia verso il comprensorio anche per le note vicende giudiziarie che hanno caratterizzato le nostre stazioni sciistiche».
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