Qui Val Brembilla, scelta azzeccata e più fondi statali

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Val Brembilla – È vero, in tempi di crisi, con le casse comunali che piangono miseria, un assegno statale da 250mila euro (all’anno per dieci anni) è più di una boccata d’ossigeno. È una vera ancora di salvezza. Eppure «non c’è solo l’aspetto economico a rendere le fusioni tra comuni vantaggiose. C’è anche una componente educativa: abbiamo imparato a conoscerci meglio e ad affrontare i problemi insieme». A dirlo è Damiano Zambelli, sindaco di Val Brembilla, comune nato un anno fa (il 4 febbraio 2014) dalla fusione tra Brembilla e Gerosa. «Personalmente, in nove mesi di amministrazione ho imparato ad apprezzare di più i miei cittadini e il territorio, specialmente quello di Gerosa. Ora siamo un paese solo ed è vero, come si dice, che l’unione fa la forza». Le preoccupazioni della gente Fin dall’inizio del processo di fusione le preoccupazioni – e, perché no, i timori – di cittadini e amministratori sono rivolte al problema della rappresentanza politica dei comuni. Da una parte la riflessione fatta dai due più piccoli (oltre a Gerosa, poco meno di 400 abitanti, c’era anche Blello, coi suoi 80 residenti) suona così: «Verremo schiacciati dalla centralità di Brembilla, non riusciremo a eleggere nessuno in municipio e finiremo per ricoprire un ruolo marginale».

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Fuochi per la festa del Madunù, Venerdì la Messa con il vescovo

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fotoDossena – Torna venerdì, a Dossena, la festa del Madunù, tradizione secolare che si ripropone ogni anno dalla metà del 1800 quando arrivò in paese la raffigurazione plastica della Vergine e del Cristo morto. Il grande gruppo ligneo con la Virgo Dolens che reca in grembo il Cristo, viene portato in solenne processione per le vie del borgo, un lungo percorso orante dal sa- Il Madunù in processione grato della millenaria chiesa plebana fino alla periferia dell’abitato e quindi di nuovo al tempio per concludersi con la benedizione e il bacio della reliquia. Si dice di festa del Madunù ma si va intimamente oltre il concetto della festa perché il fedele partecipante alla celebrazione si confida con la Madonna, le apre il cuore per cercare condivisione con i dolori della Madre di Dio e cercarne il conforto. Un momento di profondo significato e contenuto religioso, dunque, che ha pure uno spazio per la gioia. Ed ecco perciò per questo evento anche la definizione di «festa del Madunù» perché in questo giorno si ferma qualsiasi attività lavorativa e si sospendono le lezioni nelle scuole.

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Gli imprudenti in montagna pagheranno l’elisoccorso

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lombardiuaOROBIE – “Quando un cittadino mette a rischio sia la propria incolumità che quella delle squadre di soccorso sanitario o tecnico, deve essere consapevole che, nel momento in cui queste situazioni non sfociano in ricoveri ospedalieri o non hanno necessità di accertamenti diagnostici, la compartecipazione alla spesa è dovuta”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Salute Mario Mantovani durante la discussione sul progetto di legge ‘Disposizioni in materia di soccorso alpino e speleologico in zone impervie’, approvato dal Consiglio regionale della Lombardia.

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San Giovanni Bianco rilancia le cave di marmo

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San Giovanni Bianco – Permettere lo sfuttamento delle cave di marmo arabescato orobico per garantire posti di lavoro e rilanciare il settore. E’ l’obiettivo del bando di gara pubblicato dal Comune di San Giovanni Bianco, che affitterà una cava comunale inattiva da anni. L’amministrazione sta per vedere la luce in fondo al tunnel dopo anni di difficoltà economiche in seguito al commissariamento del 2010 e ora vuole contribuire a rilanciare l’economia della Valbrembana con un provvedimento che incentiva gli imprenditori ad investire sul territorio comunale. Il corrispettivo annuo fisso è di 50 mila euro all’anno a cui va ad aggiungersene uno variabile da 23,90 euro a metro cubo di materiale utile cavato.

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