Fieno, ritornare alla storica falce fa bene al bestiame

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 Branzi – Riscoprire le origini attraverso l’utilizzo della falce fienaria (conosciuta comunemente con il termine dialettale ranza). È stato il tema del secondo convegno «Il valore della falce fienaria» ieri alla fiera di San Matteo di Branzi.
«È uno strumento storico, da sempre usato per tagliare l’erba, quindi immagazzinarla per la stagione invernale – spiega Francesco Maroni, presidente di Fiera -, rivoluzionando il modo di nutrire il bestiame. Oggi, in tempo di modernità, consideriamo sia necessario fare ritorno a questo strumento. Con due chiari vantaggi: permettere al bestiame di avere un’alimentazione più naturale, non più a base di mangimi, e conservare il territorio in zone difficili. La falce è utilizzabile in zone che macchinari moderni non possono raggiungere. Un territorio più curato e un’alimentazione più sana e controllata dei capi. Permettendo un’economia pure sulle spese dei mangimi». Ad intervenire al convegno anche Fausto Gusmaroli dell’università di Sondrio, Michele Corti dell’università di Milano, Massimo Calvi caporedattore de L’Avvenire, Piero Busi presidente del GAL, Pietro Vincenzo Salvini memoria storica della Valle Brembana e il cantautore Luciano Ravasio.

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Santa Brigida, Galizzi torna presidente della Pro loco

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Santa Brigida – Era già stato alla guida della Pro loco di Santa Brigida per due mandati, dal 1980 al 1986. Giuliano Galizzi, 56 anni, infermiere all’ospedale di San Giovanni Bianco, è stato rieletto recentemente presidente del sodalizio. «Al termine del mio secondo mandato – spiega Galizzi – ero uscito dalla Pro loco perché avevo fondato il Gruppo sportivo locale e, con tre squadre di calcio da seguire, ero già sufficientemente impegnato». Ora il ritorno alla guida, al posto dell’ex presidente Renza Piccamiglio.

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Profumi e Sapori di un tempo, 285 ricette della tradizione popolare bergamasca

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Serina – Non solo ricette d’un tempo, ma tradizioni popolari come lampada posta all’ingresso dell’avvenire. Poesie e proverbi in dialetto, cartoline d’epoca e belle fotografie di personaggi dello scorso secolo, coloratissimi prodotti della terra, orti, frutteti e vigne, massaie che ripetendo gesti antichi e sapienti ripropongono ricette originarie rivisitate con fantasia. 285 ricette, frutto della ricerca di Cristian Bonaldi, con un repertorio delle erbe e piante bergamasche commestibili. Il Comune di Serina (Bg) ogni anno sponsorizza una pubblicazione storica di tipo locale o vallare ma anche di più ampio respiro, come in questo caso, per trasportare il lettore nelle atmosfere del passato, ricche di tradizioni, sapori e amore per la terra e per le produzioni locali. Quest’anno, (grazie anche alla sponsorizzazione della Comunità Montana Valle Brembana e del Consorzio Bacino Imbrifero Montano) tutto questo è stato racchiuso da Cristian Bonaldi nel libro “Profumi e sapori di un tempo”, con la prefazione del Duca di Piazza Pontida Bruno Agazzi, del giornalista enogastronomico Elio Ghisalberti e con l’introduzione di Luciano Ravasio.

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Luigi Furia di Gorno con “La séma piö bèla” vince il Premio Dossena

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Mercoledì 10 agosto 2011 sul sagrato della Chiesa Arcipresbiterale di San Giovanni Battista in Dossena si è svolta la serata finale della XXV edizione del PREMIO DOSSENA di Poesia Dialettale bergamasca alla memoria di Filippo Alcaini, organizzato dal Comune di Dossena. La selezione si è svolta il 2 agosto da parte della Giuria tecnica presieduta dal professor Luciano Ravasio e composta da Norma Micheli (per il Comune di Dossena), Giorgio Bonzi (per la Pro Loco di Dossena), Riccardo Caccia (avvocato, docente dell’Università di Bergamo), Giancarlo Giavazzi (scrittore e docente di dialetto), Enzo Novesi (giornalista) e Antonio Cernuschi per la segreteria organizzativa.

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