Campioni di vita e solidarietà Premio dagli Amici Gogis

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Tradizionale appuntamento di primavera stasera alla trattoria Miniere di Lenna, dove si tiene la 26ª cena conviviale degli «Amici Gogìs», associazione che ogni anno ricorda il fondatore, il compianto Egidio Gherardi, noto come «l’alpinista con le stampelle». «Il nome del nostro gruppo deriva dall’appartenenza all’alta Val Brembana – spiega Piero Calvi – e il nome Gogìs identifica proprio quanti vivono a monte del “büs de la Gogia”, il punto fra Camerata e Lenna in cui le rocce sono a strapiombo sul Brembo e formano appunto la cruna di un ago». Fondatore fu Egidio Gherardi, protagonista di importanti imprese alpinistiche in Africa e America Latina e anima di moltissime iniziative di solidarietà.

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E i Gogìs di Lenna lo premiano con l’Inno alla vita

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Sono stati il “silenzio fuori ordinanza” eseguito dalla tromba di Matteo Alcaini e un applauso caloroso a chiudere l’annuale cerimonia di premiazione degli Amici Gogìs, che da 25 anni si ripete alla trattoria Miniere di Lenna. Grazie al fondatore Egidio Gherardi, l’alpinista con le stampelle di Moio de’ Calvi, prese corpo l’idea del premio «Inno alla vita», destinato a persone che abbiano saputo vincere i propri limiti o particolari traumi con coraggio e amore per la vita. Negli anni si sono aggiunti riconoscimenti a persone che in Val Brembana hanno lasciato un segno nel campo dello sport, della cultura e del turismo. Dal 1999, dopo la morte di Egidio, è stato istituito un nuovo premio a lui dedicato, destinato a quanti fanno sì che la montagna resti palestra di vita e ambiente a misura d’uomo.

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Dopo lo schianto torna in sella: ora progetta freni

San Giovanni Bianco Non commentato »

logo brembo racingSan Giovanni Bianco. E’ ingegnere alla Brembo in carrozzella. Dal 2002 per uno scontro in moto La sua vita avrebbe potuto fermarsi quel primo pomeriggio del 22 luglio 2002, nello schianto della sua moto contro un tir. Da patito dei motori si è ritrovato sulle ruote di una carrozzella e con la prospettiva di una rinuncia a quella che fino ad allora era stata la sua grande passione. Avrebbe potuto dire addio allo studio, alle moto e alle auto e sedersi per sempre. Invece ha voluto continuare la sua speciale corsa: oggi Christian Bonzi, 29 anni, di San Giovanni Bianco, è ingegnere meccanico alla Brembo e mostra con orgoglio una tesi di laurea sulle moto conseguita collaborando con la Ducati di Bologna.

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