Valtorta: una pista per le ciaspole, dopo le polemiche, la soluzione

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ciaspole-3A Valtorta si può ciaspolare su un percorso dedicato. Fin da oggi, nella mattinata, se si riuscirà a completare la battitura del tracciato. Sicuramente da domani quando i ciaspolatori potranno percorrere in tutta tranquillità la pista di fondo dei Piani di Ceresola che è abbondantemente innevata (per i fondisti resta a disposizione quella a monte, ai Piani). L’idea di dedicare la pista di fondo alla pratica delle ciaspole è dell’amministrazione comunale di Valtorta competente perterritorio e della Imprese turistiche Barziesi (Itb), società di gestione della stazione sciistica Valtorta-Piani di Bobbio, e fa seguito alle polemiche dei Cai insorte dopo che per legge era stato vietato il passaggio dei ciaspolatori sulle piste da sci.

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Sci, dopo Foppolo riapre anche la strada per l’Avaro

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Alta Val Brembana – Stazioni sciistiche tutte aperte il prossimo fine settimana, in Valle Brembana, dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. E il sole del fine settimana lascia presagire buone presenze. «Il prossimo weekend – spiegano dal comprensorio di Brembo Ski (Foppolo, Carona e San Simone) – si preannuncia, stando alle previsioni meteo, all’insegna del bel tempo con alta pressione e freddo in arrivo. Anche la strada provinciale che, nei giorni scorsi, aveva preoccupato i tecnici della Provincia, ora non desta più nessun timore e il transito è ormai da giorni aperto senza nessuna restrizione di orario. Tanta è la neve accumulata sulle piste del comprensorio con punte che arrivano a 340 centimetri alle quote più alte».

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Zogno, giù l’ultima parete della seconda galleria

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Zogno – Da martedì mattina, anche la seconda galleria della variante di Zogno sarà interamente scavata. L’annuncio arriva dall’Itinera, l’impresa che dall’estate 2012 sta realizzando la strada che dovrà bypassare il centro storico del capoluogo brembano. La prima galleria a Sud, lunga 654 metri, era stata completata nello scavo lo scorso giugno, con tanto di cerimonia alla presenza del presidente della Regione Roberto Maroni. Più lunga questa seconda galleria – di 2.211 metri – che sbuca nei pressi di Ambria, a nord. «Alla conclusione dello scavo – spiega il dirigente del settore Viabilità della Provincia Renato Stilliti – mancano ormai poche decine di metri. Il cantiere di Itinera, poi, chiuderà per le festività natalizie e riprenderà dopo l’Epifania». A casa, quindi,tutti gli operai impegnati: quelli della Cogesud di Matera e i minatori sardi dell’Itinera (altre due imprese locali, la Regazzoni di Olmo al Brembo e l’Orobica di Zogno, invece, sono addette ai movimenti terra e alla realizzazione dei traccioli). «I tempi sono stati rispettati – prosegue Stilliti – anche perché l’impresa ha sempre lavorato anche il sabato e la domenica, facendo turnare gli operai. Concluso lo scavo delle due gallerie mancheranno ancora diversi lavori. L’apertura per inizio 2015 resta comunque confermata».

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Bosco, energia e lavoro, riflessioni con il vicariato

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Lenna – Lavoro, opportunità e strade possibili. Non è una questione che riguarda pochi, ma il territorio intero, nelle sue diverse realtà, con le sue diverse voci. È da tempo che i vicariati dell’alta Valle Brembana, in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, hanno avviato percorsi di informazione, di riflessione e di progettazione su questo tema, coinvolgendo le parrocchie, i lavoratori, le organizzazioni di impresa, le amministrazioni e le associazioni. Quando si parla di lavoro, oggi si parla di tutti. Tutti, in questo cammino portato avanti dai vicariati, sono chiamati a farsi coinvolgere e a coinvolgere in modo attivo, individuando progetti percorribili e assumendosi impegni precisi. All’interno di questo percorso domani è previsto un incontro dal titolo «Bosco, legna, energia: quale possibilità di lavoro?». Attraverso alcuni interventi sarà illustrata la filiera corta del legno. Il percorso bosco-legno- energia nasce dalla natura, dal patrimonio boschivo esistente per sfociare nella possibilità di creazione di centrali termiche alimentate dal legno. Un’esperienza che già è stata avviata in Bergamasca e che coniuga cura e manutenzione dei boschi con un energia a chilometro zero e il vantaggio aggiunto dal punto di vista occupazionale.

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