Conoscenza e sicurezza. I due pilastri del progetto sono questi. Perché «Montagna sicura» – iniziativa promossa dal Gal Valle Brembana e dal Parco delle Orobie, presentata ieri sera al Palamonti – non offre solo un vasto archivio informatico, un sito internet e una dettagliatissima mappatura cartografica. Grazie a un sistema di navigazione satellitare e alla possibilità di collegarsi con una centrale di ascolto, consentirà agli escursionisti di essere sempre accompagnati e individuati durante le loro gite. Una sorta di «grande fratello» che migliorerà da un lato tutti gli aspetti legati all’incolumità di quanti si avventurano lungo i sentieri, dall’altro consentirà agli stessi di essere sempre in grado di ottenere informazioni sui luoghi visitati. In pratica dentro «Montagna sicura» c’è tutta la Val Brembana: dalle informazioni escursionistiche a quelle culturali all’ospitalità.
I sentieri «à la carte»
«A caratterizzare il progetto – spiega Franco Olivari, coordinatore dell’iniziativa dal punto di vista operativo – il grande lavoro preparatorio sul campo. Una verifica certosina dell’intera sentieristica di 1.800 chilometri, con tecniche Gps, ma anche di tutte le altre indicazioni di tipo turistico, storico e naturalistico. Giusto per fare un esempio, gli albergatori sono stati contattati uno a uno, mentre il resto è stato affidato a profondi conoscitori della zona, che hanno contribuito a redigere oltre 800 schede». Dalla raccolta dei dati si è quindi passati alla costruzione della piattaforma informatica. Con due risultati fondamentali: un sito internet – www.montagnasicura.org – consultabile liberamente e un software che può essere acquistato (25 euro, più altri 20 per tutti gli aggiornamenti che verranno prodotti) e quindi utilizzato tramite diverse applicazioni, dai palmari agli smartphone.
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