La mela ha una nuova casa a Moio de’ Calvi

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Moio de’ Calvi – Un centro di gravità permanente, riferimento prezioso per un’attività sempre più articolata. È in programma sabato, a Moio de’ Calvi, l’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione frutticoltori agricoltori Valle Brembana (Afavb) nata nel 2007, ma attiva già negli Anni ’90. La nuova casa della Mela Val Brembana è stata realizzata al piano terra dell’ex asilo don Ambrogio Calvi, in piazza IV Novembre. L’antico palazzo, con pregevoli affreschi sulle facciate e un’antica meridiana, è stato oggetto negli scorsi anni di un recupero realizzato dal Comune. Già ospita la «Bottega di Sara» (unico negozio del paese che si fregia del titolo di «Storica attività»), la biblioteca civica, il Centro sportivo comunale e alcuni appartamenti. «I locali della nuova sede – sottolinea Davide Calvi, presidente Afavb – sono stati concessi dal Comune in comodato d’uso gratuito sino al 2019. Costituisce un punto di ritrovo decisivo per la programmazione dell’attività e la gestione delle pratiche di segreteria che coinvolgono in tutta la Val Brembana oltre duecento soci».

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Miniere riaperte ai turisti, pronte le guide volontarie

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Miniere-Dossena4Dossena – Dopo l’anteprima dello scorso dicembre, in occasione della festa di Santa Barbara, le antiche miniere di fluorite a Dossena riaprono ai turisti. Questa volta con un programma di visite organizzate e un’associazione di volontari ad hoc pronta a valorizzarle. Sabato l’evento che darà il via alla stagione delle miniere, per tutta l’estate. Un’iniziativa organizzata dal Comune con il «Gruppo giovani» guidato da Lidia Alcaini, dalla neoassociazione «Miniere di Dossena» e da Kairos Brembo Emotion: si parte la mattina, con la visita guidata gratuita, fino alle 14,30; sempre dalla mattina la possibilità di un tour gastronomico (appena all’ingresso delle miniere di Paglio Pignolino) tra otto stand di prodotti tipici brembani; alle 12 il «Pranzo del minatore» allestito ancora dal «Gruppo giovani».

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Fuochi per la festa del Madunù, Venerdì la Messa con il vescovo

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fotoDossena – Torna venerdì, a Dossena, la festa del Madunù, tradizione secolare che si ripropone ogni anno dalla metà del 1800 quando arrivò in paese la raffigurazione plastica della Vergine e del Cristo morto. Il grande gruppo ligneo con la Virgo Dolens che reca in grembo il Cristo, viene portato in solenne processione per le vie del borgo, un lungo percorso orante dal sa- Il Madunù in processione grato della millenaria chiesa plebana fino alla periferia dell’abitato e quindi di nuovo al tempio per concludersi con la benedizione e il bacio della reliquia. Si dice di festa del Madunù ma si va intimamente oltre il concetto della festa perché il fedele partecipante alla celebrazione si confida con la Madonna, le apre il cuore per cercare condivisione con i dolori della Madre di Dio e cercarne il conforto. Un momento di profondo significato e contenuto religioso, dunque, che ha pure uno spazio per la gioia. Ed ecco perciò per questo evento anche la definizione di «festa del Madunù» perché in questo giorno si ferma qualsiasi attività lavorativa e si sospendono le lezioni nelle scuole.

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Valtorta: Carnevale sotto la nevicata Canti, balli e falò

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Carnevale-Valtorta2015-24Valtorta – Nonostante l’imperversare di una copiosa e prevista nevicata, Valtorta ha riproposto ieri il Carnevale ambrosiano con larga partecipazione di appassionati di folclore, cultura popolare e di turisti. La Valle Stabina rispetta ancora i tempi e le forme religiose volute da Sant’Ambrogio. Una tradizione che affonda le radici nel passato e che assume la connotazione di un rito magico di cui sono protagonisti i misteriosi abitanti dei boschi e il mondo rurale. Un binomio, questo, inscindibile perché il contadino vive intensamente l’ambiente naturale nella cui leggenda ci sono pure i diavoli, gli gnomi e gli elfi dispettosi con chi manca loro di rispetto, benevoli con chi li considera con riguardo.

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